Quando come Consiglio di Amministrazione di Raggio Verde decidemmo di dare vita a questa pubblicazione per ricordare i 20 anni dalla nascita dell’Associazione Agrabah e i dieci anni di Casa di Gello, rispettivamente 2002 e 2012, eravamo in piena pandemia. Da pochi mesi, sulla base del grande lavoro fatto da Agrabah, era nata la nuova Fondazione Raggio Verde e da pochi mesi era venuto a mancare il Prof. Ivano Paci, storico presidente della Fondazione Caript, che fin dai primi passi aveva appoggiato e sostenuto il gruppo di famiglie che aveva costituito Agrabah, fino ad arrivare a costruire ex novo una struttura, Casa di Gello appunto, dove realizzare una Farm Community ed un Centro diurno.
Cosi, nel momento in cui decidemmo di raccontare il nostro percorso, divenne naturale pensare di dedicare questo volume alla memoria di Ivano Paci. In parte in segno di riconoscenza per la scelta di aver voluto indirizzare verso questo obiettivo una fetta importante delle risorse della Fondazione Caript, in parte, ma si potrebbe dire soprattutto, per un doveroso omaggio alla sua capacità di capire, quando ancora l’autismo non era entrato fra le priorità del servizio pubblico, la gravità del problema e il peso che quella condizione avrebbe rappresentato per le famiglie.
Cattolico democratico convinto, Ivano Paci concepiva la società come un tessuto vivo e vitale che si muove ed agisce anche per rispondere in modo autonomo ai tanti bisogni dei singoli, delle famiglie e dei gruppi sociali.
Non in alternativa agli interventi pubblici ma accanto a questi, attuando davvero quella “sussidiarietà orizzontale” di cui oggi si parla tanto senza poi, troppo spesso, far seguire alle parole scelte e fatti concreti.
Da questa “visione” era nato anche il suo impegno teorico e pratico per la costruzione e l’affermazione dello strumento delle Fondazioni bancarie che a Pistoia avrebbe portato alla nascita della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e da questa “visione” derivò anche, come presidente, la sua decisione di aiutare le famiglie di Agrabah.
Oggi l’autismo é entrato fra gli obiettivi del servizio pubblico. L’associazione Agrabah, assieme alla Fondazione Turati, ha dato vita alla Fondazione Raggio Verde. La vastità dei problemi che, insieme alle loro famiglie, devono affrontare le persone affette da disturbi dello spettro autistico e la complessità organizzativa e gestionale di queste risposte hanno reso necessario superare lo spontaneismo iniziale.
La nascita di Raggio Verde però non vuole essere una cesura con il passato.
Rappresenta al contrario un indispensabile sviluppo rafforzato dalla volontà di mantenere intatto lo spirito iniziale, indispensabile per rispondere, meglio e più rapidamente, ai nuovi bisogni emergenti. Quindi non solo la “cura” e l’ “assistenza” che vengono garantite, in convenzione con il servizio pubblico, dal nostro Centro Ambulatoriale di Santomato e dal Centro Diurno Casa di Gello, ma, ecco la seconda fase, l’ “autonomia” e l’ “inclusione”.
Ne parliamo diffusamente nel volume. L’autismo è una condizione cronica.
La sua presa in carico da parte della società non deve limitarsi solo ad una generica assistenza, comunque importante. Bisogna sviluppare per queste persone dei “progetti di vita” che, se e per quanto possibile, prevedano lo sviluppo di un’ autonomia personale basata sull’abitare indipendente e sul lavoro. Ma non basta. Anche l’ autonomia può non essere sufficiente, se la società non accoglie queste persone e non le fa sentire parte della comunità.
Per questo è necessario affiancare agli interventi diretti alle persone affette da disturbi dello spettro autistico una forte azione di informazione diretta alla società nel suo complesso, per far capire che l’autismo è in fondo solo un diverso modo di essere che se conosciuto può essere più facilmente accettato.
“Cura”, “assistenza”, “autonomia” ed “inclusione”. Sono le linee di intervento sulle quali la Fondazione Raggio Verde vuole sviluppare la sua azione. Il Welfare State, basato sulla fiscalità generale, non e più in grado di far fronte a tutto. Se non vogliamo ridurre drasticamente quantità e qualità dei servizi bisogna passare alla Welfare Society. E’ la società che si organizza dal basso per contribuire a rispondere ai vecchi e nuovi bisogni. In accordo e se necessario sotto la regia del sistema pubblico. Non si tratta altro che di quella “sussidiarietà orizzontale” che e stata l’idea guida del prof. Paci.
E’ anche la nostra idea guida e il nostro impegno per il futuro.
Da ultimo, ma non per ultimo, un ringraziamento a tutto il personale di Raggio Verde. Per la competenza, l’impegno e la passione con cui svolge il proprio lavoro. Questo libro, che è stato curato da Paolo Vannini, ne è un’ulteriore testimonianza. E’ infatti il frutto del lavoro collettivo di tutti.
Alcuni capitoli sono stati letteralmente scritti a più mani o sono, come quello su Gello e Santomato, la sintesi del lavoro che viene quotidianamente svolto. Un grazie anche a tutti coloro che ci sostengono e ci seguono, anche solo partecipando alle nostre iniziative.
Alla Fondazione Caript, ieri come oggi, la nostra riconoscenza.
(chi fosse interessato ad avere, gratuitamente, una copia del libro può inviare una richiesta scrivendo a info@fondazioneraggioverde.it)
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