Camion militari con le bare, numeri da brivido, un paese impaurito. Dicono sia la più grave crisi della storia repubblicana. Nè si vede la fine del tunnel, le cose anzi vanno sempre peggio. E comincia a serpeggiare la sfiducia. Ci si chiede se questa sia una Maledizione di Dio o se magari stiamo gestendo male l’emergenza.
Ma ecco allora, che, con sofferto piglio decisionista, BigBrother-Casalino-Conte decide di rivolgersi agli italiani. Ancora una volta. A tarda sera. In diretta Facebook. Mentre il Parlamento è in ferie. Mentre i ministri tacciono. Mentre il Pd fa il pesce in barile. Mentre i grillini guardano altrove. Mentre la destra balbetta. Mentre il Colle assiste algido. Mentre stampa e tv si prostrano.
Naturalmente l’Union sacrée copre conflitti politici vecchi e nuovi tra i partiti di governo, tra governo e opposizione, tra Stato e Regioni, tra imprese e sindacati, tra grandi gruppi e partite Iva. E la posta in gioco – le decine e decine di miliardi per salvare il sistema sanitario e per costruire un Piano Marshall- è enorme. Ma siamo in guerra (si dice) e le decisioni si prendono nelle segrete stanze. Taci! Il nemico ti ascolta!
In questi giorni Norberto Gallo, valoroso blogger napoletano, ha riesumato sui social la locandina di un vecchio film di Mario Monicelli. Titolo: Vogliamo i colonnelli. Interprete: Ugo Tognazzi. Anno: 1973. Era la farsa esilarante dello stato d’eccezione. La parodia del golpe.
Ma oggi non c’è niente, proprio più niente da ridere.
(questo articolo con il consenso dell’autore è stato ripreso dal sito https://www.ragionepolitica.it)
Lascia un commento