Ed eccoci di ritorno. Dopo un agosto davvero rovente (in tutti i sensi) sul Bel Paese e ancora alle prese con un orizzonte italico che sa “esse fero e sa esse piuma” (cit.), al momento cangiante continuamente in 3 tonalità di colore (3 colori a caso, ovviamente..), ricominciamo con qualche buona notizia: i titoli di Stato italiani hanno raggiunto un livello di rendimento tra i più bassi di sempre (0,96% per un Btp a 10 anni) e lo spread è tornato in zona di assoluta sicurezza ( da 300 bps di un anno fa a 170 circa di venerdì scorso).
Cosa significa per me cittadino? Una cosa buona e una cattiva. La cosa cattiva è che non riuscirò a guadagnare più di tanto se investo in BTP o Bot, almeno in ottica di rendimenti pretesi. In termini reali addirittura rischio di perderci. Però, ( e qui è la cosa buona) lo Stato Italiano, (che si indebita quando li emette), paga molto di meno per rimborsarli e questo significa che potrebbe non chiederci del denaro in più per manovre o manovrine. Quindi..facciamo un esempio: se lo spread rimane basso, lo Stato non aumenterà l’IVA? Si, in linea teorica sì, ovvero, il risparmio generato dalla minor spesa per interessi, potrebbe compensare l’attuazione di manovre assolutamente impopolari, quali ad esempio, l’aumento dell’Iva.
Se i tassi rimanessero a questo livello, nel solo 2020 potremmo risparmiare ben 15 miliardi, di fatto, più della metà dei 24 miliardi (circa),che l’aumento dell’Iva garantirebbe.
Dobbiamo in poche parole augurarci che chiunque verrà, saprà navigare come un bravo marinaio. Riassumiamo un attimo: la BCE questa estate una mano ce l’ha già data, (annunciando misure di stimolo economico), i mercati finanziari pure (riducendo la speculazione sul nostro debito e facendo scendere lo spread), ora tocca a noi. Va bene navigar per perigliosi mari, ma vuoi mettere il fascino di una baia protetta, magari un porto, dove ogni tanto prendere un po’ di ristoro?
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