1) Le due opposte sentenze della Cassazione ed il loro impatto nell’ opinione pubblica
Nel 2007 la Cassazione ha emesso una sentenza penale definitiva in cui ha assolto gli imputati accusati di presunti coperture sulla tragedia di Ustica come ha recentemente ricordato il Generale Leonardo Tricarico, consigliere militare di Massimo D’ Alema durante i bombardamenti NATO del 1999 in Serbia e in Kosovo.
Ma nel 2013 sempre la Corte di Cassazione, in questo caso in sede civile, ha emesso una sentenza definitiva in cui si condannano il Ministero dei Trasporti e quello della Difesa a risarcire le famiglie delle vittime e la compagnia aerea Itavia
L’ esito diverso dei due procedimenti giudiziari in Cassazione – pur motivato da differenze tecnico-giuridiche tra diritto civile e diritto penale (che non c’e’ spazio qui per approfondire) ha in qualche modo sconcertato l’opinione pubblica italiana dando l’ impressione di una giustizia non solo molto lenta, ma – almeno in apparenza – contraddittoria.
Ricordo ai lettori di SoloRiformisti che ci sono indagini penali ancora in corso a cui chiunque se vuole può collaborare, ma soprattutto ci sono governi alleati che potrebbero decidere autonomamente di fornire qualche informazione in più dal momento che sono passati ben 43 anni.
2) La politica con la P maiuscola
A proposito della Politica con la P maiuscola, a cui fatto cenno il Generale Tricarico in un suo recente articolo, c’e un aspetto specifico che desidero mettere in rilievo.
Perché la politica si trasformi in Politica con la P maiuscola servono ( tra i tanti ingredienti necessari) informazioni attendibili sulle vicende storico-politiche più oscure di una Nazione, informazioni che siano facili da reperire negli archivi, salvo cancellare qualche nome e i inserire alcuni omissis davvero necessari per non avvantaggiare i servizi avversari e soprattutto non mettere a rischio la vita delle fonti e di alcune personalità ancora vive.
Sotto questo profilo i lettori di SoloRiformisti (mi rivolgo soprattutto ai più giovani) interessati al disastro aereo di Ustica nel 1980 rimarranno impressionati dalla facilità di accesso online ai tanti materiali esistenti – come e’ stato sottolineato, tra gli altri, dalla professoressa Francesca Ruggeri.
https://riviste.unimi.it/index.php/irlh/article/view/12930
Il materiale è ben organizzato (anche per merito dell’ Associazione delle vittime e della storica Bruna Bagnato ed altri studiosi ) e favorisce una consultazione piuttosto semplice, particolarmente utile per gli studenti di Scienze Politiche, Storia Contemporanea, Giurisprudenza, Scienze Diplomatiche e Intelligence Studies.
Esiste, infatti, una documentazione “in chiaro” molto ampia (anche se con spunti investigativi differenziati e talora contraddittori) su numerosi risvolti della vicenda.
Mi riferisco a perizie su ipotesi di bombe e missili, corrispondenze diplomatiche (tra Palazzo Farnese e Parigi, tra via Veneto e Washington, Ambasciata italiana a Washington. Pentagono e Dipartimento di Stato), tracciati radar, identificazione dalla NATO della maggioranza dei voli militari in volo nella serata del 27/6 dispacci della TASS, audizioni dei Direttori del SISMI, dei Ministri della Difesa e dei vertici della Aereonautica Militare, magistrati,ecc.
La documentazione non é completa perché sia perché sono stati declasssificati alcuni documenti e soprattutto perche” ci sono indagini ancora in corso con il conseguente segreto istruttoriao.
Ma pur con queste limitazioni la facile accessibilità di gran parte del materiale (migliaia di file) online degli archivi facilita moltossimo le ricerche in sede storica ed eventuali dissertazioni per tesi magistrali e dottorati di ricerca.
La settimana – su input dell’on Guido Crosetto – il Ministero della Difesa ha precisato che rispetto alla direttiva Renzi/Minniti del 2005 sono sette i documenti non declasssificati in attesa di Nulla Osta da parte dei rispettivi organismi informativi, ma che l’Autorità Giudiziaria potrebbe (è nei suoi poteri) aver già visionato.
Il vastissimo materiale consultabile online comprende gli archivi conservati a Firenze dalla Fondazione Filippo Turati del fondo Lelio Lagorio.
Lagorio dal 1979 al 1982 é stato Ministro della Difesa e d’ intesa con Craxi ha svolto un ruolo molto importante e determinato durante la disputa sugli euromissili.
https://www.cia.gov/readingroom/document/cia-rdp85t00287r000500340001-1
Su Lagorio aggiungo un ricordo personale. Nel corso della mia lunga esperienza di consigliere regionale ho avuto modo di apprezzare direttamente le virtù politiche non comuni di Lelio Lagorio , primo Presidente della Regione Toscana dal 1970 al 1978.
Nel ripercorrere i documenti disponibili si può facilmente osservare un approccio diverso delle autorità, in particolare della NATO, rispetto ai contesti storico-politici di riferimento.
Si nota una notevole “chiusura a riccio” degli apparati militari nel periodo 1980- 1991 rispetto agli anni successivi alla caduta del muro alla dissoluzione dell’ URSS. I media sottovalutano il contesto in cui si è verificata la strage di Ustica mentre è fondamentale tener conto del clima da guerra fredda proprio in quegli anni.
3) il ruolo di Bettino Craxi e dell’ Ammiraglio Fulvio Martini
Il primo a parlare di un probabile abbattimento del DC 9 dell’ Itavia da parte di un missile fu Bettino Craxi l’ novembre del 1988 al Senato.
Il primo (molti anni prima si Francesco Cossiga) ad accreditare l’ ipotesi di una matrice francese o americana del missile fu l’ Ammiraglio Fulvio Martini (valente direttore del SISMI tra il 1984 e il 1991) il 27 giugno nel 1990 anche lui in sede di audizione parlamentare.
https://www.cdt.ch/news/mondo/ustica-quando-fu-cossiga-a-dare-la-colpa-ai-francesi-326489
Per onore della verità quando Giuliano Amato ha fatto la recente intervista – che contiene per sua stessa ammissione un errore (attribuisce a Craxi un informazione a Gheddafi fornita dal Generale Santovito) – leggendo gli atti su Ustica si deve osservare che Amato che si è occupato di Ustica in molte occasioni dalla metà degli anni ottanta ad oggi (non si è svegliato ora).
3) È possibile anticipare la riforma dei servizi con la digitalizzazione degli archivi che realizza finalmente una reale facilità di accesso?
Purtroppo l’indubbia facilità accessibilità digitale che ho riscontrato in Italia per quanto attiiene ai documenti declasssificati per Ustica (anche grazie al preziodi contributo dell’associazione dei familiari) è ancora un eccezione.
In questo ambito e nella prospettiva della riforma dei servizi mi chiedo se il senatore Alfredo Mantovano potrebbe anticipare con atti amministrativi e organizzativi la semplificazione delle procedure per l’accesso digitale agli archivi come da anni ha fatto la CIA.
In pochi secondi cliccando sulla CIA reading room parole chiave – “SS20” “Lagorio”, ecc – si trovano una ventina di documenti declasssificati.
https://www.cia.gov/readingroom/home
Farlo al più presto nel nostro paese non costerebbe molto e Giorgia Meloni ci farebbe un figurone.
Carlo Giovanardi
c’e’ un errore macroscopico. Martini , come riferii alla Camera, parlo’ sempre e ovunque di bomba e mai di missile.
Marco Mayer
nelle audizioni del 20 e del 27 giugno 1990 Ammiraglio ipotizza la possibilità di un misdile
un missile di matrice francese o degli USA