I 409820 soldati russi che gli ucraini sostengono di aver ucciso dall’inizio della guerra (ben 840, dicono, nelle ultime 24 ore) ricordano molto da vicino le 29740 vittime, secondo Hamas, dell’invasione israeliana di Gaza.
Sono entrambe cifre dettate dalla propaganda, con la differenza che l’Ucraina intende magnificare la propria forza guerriera e i danni militari inferti al nemico, mentre Hamas vuol fare sapere al mondo quanto è spietato Israele, che fa strage di civili, donne e bambini compresi. Il famoso genocidio di palestinesi.
Come possa Zelenski conoscere in dettaglio le perdite russe è un po’ un mistero, soprattutto di quella portata, tenendo conto che le stime occidentali parlano all’ingrosso di 250 mila morti in totale, russi e ucraini.
Anche i calcoli di Hamas sono evidentemente taroccati. Pur ammettendo che si tratti di circa 30 mila vittime palestinesi, almeno un terzo sono miliziani, classificati come civili solo perché indossano abiti civili per mimetizzarsi con la popolazione. E nel conteggio figurano però anche i morti di vecchiaia, comunque di morte naturale, e di malattia, gente che sarebbe crepata comunque.
Per costoro si fa il conto rapidamente, calcolando più o meno, sui 2 milioni di abitanti di Gaza, quanti defunti si avevano in tre mesi di pace. Stando stretti, facciamo 5 mila? Ecco così che le vittime civili della guerra si riducono della metà. Sempre tante, si dirà, ma è una guerra, voluta da Hamas, e 15 mila morti su 2 milioni di abitanti non bastano per parlare di genocidio. I sopravvissuti sono infatti 1.985.000, di che popolare una decina di strisce di Gaza.
Questo andrebbe fatto sapere agli studenti e a quanti scendono in piazza in nome della Palestina, cioè di Hamas, cioè del terrorismo che ha colonizzato Gaza. La propaganda fa brutti scherzi, soprattutto se si dimentica il genocidio di ebrei che Hamas ha in mente. Soprattutto, va aggiunto, quando una classe politica codarda si trincera dietro perbenismi di maniera.
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