Ogni giorno ha la sua pena, dice il proverbio e, in epoca grillina, ogni governo ha il suo Toninelli. A questo giro, l’ambito titolo spetta di diritto a Lorenzo Fioramonti, ministro della pubblica istruzione. In poco più di un mese ha inanellato una gaffe dietro l’altra. Prima la tassa sulle merendine, poi la lotta al crocifisso, da ultimo la rivelazione del Fioramonti-pensiero (?), quando non era ancora ministro, sugli attentati ai carabinieri e su Berlusconi e Santanchè. Ciliegina sulla torta il figlio iscritto rigorosamente ad una scuola privata.
Se il buongiorno si vede dal mattino, non resta che comprare i popcorn.
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