Alla base delle nostre democrazie è presente un diritto fondamentale: il suffragio universale. E, dal 6 al 9 giugno 2024, le elezioni europee ci offrono un’opportunità senza precedenti per assolvere a questa vera e propria missione civica: votare.
Perché è così importante? In primo luogo, perché avere la possibilità di scegliere i nostri europarlamentari è qualcosa che ci distingue dal resto del mondo. Grazie al suffragio universale diretto, partecipiamo attivament all’elezione di un Parlamento continentale.
In secondo luogo, perché il voto per un Parlamento sovranazionale dà potere a ogni cittadino europeo.
Consapevoli dell’importanza e dell’impatto significativo del voto, noi qui presentiamo un manifesto per illustrare con chiarezza le idee, priorità e azioni che proponiamo con l’obiettivo di difendere e promuovere l’espressione democratica, la rappresentanza dei cittadini e la diffusione delle idee politiche a livello europeo.
Il nostro obiettivo è quello di creare un’Europa più cosciente, inclusiva e prospera, in cui i cittadini siano al centro del processo decisionale. In questa fase di grandi cambiamenti sociali, la nostra democrazia è chiamata a dare il meglio di sé. Vogliamo quindi un’Europa in cui i cittadini agiscano attivamente sulla vita politica. Siamo determinati ad avvicinare le istituzioni europee alle persone e ci battiamo affinché queste possano eleggere il presidente dell’Unione europea, così come eleggono il sindaco, e possano votare direttamente per i movimenti politici europei, così come fanno già a livello locale e nazionale. La questione di una nuova politica transnazionale è quindi inevitabile. Riteniamo che sia essenziale guardare oltre i confini nazionali quando si scelgono i nostri rappresentanti al Parlamento europeo. Invece di 27 dibattiti nazionali durante le elezioni europee, dobbiamo prediligere un dibattito e una politica di livello continentale. Questo ci permetterà di affrontare insieme le sfide più importanti, prendere decisioni collettive e plasmare il nostro futuro con maggiore legittimazione ed efficacia. Siamo profondamente convinti del valore intrinseco di ogni individuo, ovunque esso sia. Il nostro obiettivo è quello di convincere tutti coloro che vogliono un’Europa umanista, più potente, più sovrana e più democratica e che desiderano superare le divisioni, le frammentazioni e le spaccature in cui populisti e sovranisti stanno cercando di sferrare colpi sempre più grandi per far implodere i nostri valori europei.L’Unione europea che immaginiamo è un territorio in cui ognuno possa esprimere tutto il suo potenziale e vivere appieno la cittadinanza europea, indipendentemente dal sesso, dall’orientamento sessuale e dall’identità o espressione di genere, dall’età e dalla generazione, dall’origine sociale ed etnica, dalla nazionalità, dalla religione o fede, nonché dalle capacità fisiche e mentali.
Benché l’uguaglianza tra donne e uomini nell’Unione europea abbia compiuto progressi significativi nel corso dei decenni, la strada da percorrere è ancora lunga. Dobbiamo fare in modo che donne e uomini raggiungano al più presto la piena e concreta uguaglianza in tutti gli aspetti della vita. Dobbiamo inoltre sradicare la violenza di genere, che rappresenta ancora un problema importante in Europa.
Il nostro concetto di diversità non si limita alla lotta contro la discriminazione: ci battiamo per costruire una società in cui la differenza non sia solo accettata, ma celebrata. Il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani universali sono parte integrante della nostra cultura europea e ci impegneremo per rimuovere tutti gli ostacoli alla creazione di una società pienamente inclusiva.
Come potete vedere, la nostra formazione politica intende rafforzare questa Europa delle soluzioni, che potrà fornire risposte concrete e creare numerose opportunità per le regioni e i cittadini.
Ma, mentre pensiamo al futuro, ci impegniamo nel presente. Attivo dal 2019, Renew Europe è ormai diventato un attore chiave nel Parlamento europeo. Grazie alle intelligenze messe in campo e alle nostre alleanze, sotto la guida di Emmanuel Macron, abbiamo trasformato le nostre promesse in realtà, rivitalizzando le fondamenta di un’Europa dinamica e potente, dando priorità ad azioni concrete e pragmatiche.
Siamo orgogliosi dei risultati tangibili raggiunti durante questo mandato. Sebbene le fondamenta su cui è stata costruita la nostra società abbiano rivelato alcune debolezze e messo inevidenza i limiti di vecchi presupposti sul libero scambio, sull’apertura senza reciprocità e su una certa ingenuità riguardo alle principali questioni commerciali, ci verrà riconosciuto il merito di aver portato avanti alcuni progressi piuttosto rilevanti. Tra questi, la nuova clausola legata al rispetto dello Stato di diritto, che impedisce la concessione dei fondi a chi non rispetta i valori europei.
Abbiamo anche promosso iniziative fondamentali come il Patto verde, le nuove leggi sui servizi e il mercato digitale, i vaccini contro il Covid-19, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Patto su migrazione e asilo, l’introduzione di liste transnazionali e l’organizzazione della Conferenza sul futuro dell’Europa. Quest’ultima ha rappresentato una novità assoluta nella storia d’Europa, consentendo la partecipazione diretta dei cittadini a livello continentale.
Crediamo fermamente nella sovranità europea e nell’autonomia strategica come elementi essenziali per preservare le nostre libertà e pensiamo anche che sia giunta l’ora di definire chiaramente la nostra visione dell’Europa.
Il nostro obiettivo è quello di lottare per una strategia continentale che si adatti alle nuove sfide e alle nuove esigenze. Dobbiamo essere spinti dal principio di vivere insieme come Europei, garantendo la sicurezza, lo sviluppo e la cooperazione nel nostro continente.
Per questo motivo, sosteniamo la proposta di una comunità politica europea. Questa comunità avrà come missione quella di rafforzare i legami tra gli Stati membri dell’Unione europea, i paesi candidati nel processo di adesione e i paesi europei che hanno scelto di non aderire all’Unione. È essenziale, infatti, garantire la coerenza dell’azione e promuovere un senso di comunità condivisa all’interno di questa nuova architettura di cooperazione e sicurezza continentale.
In questo contesto, è chiaro che l’Unione europea, con la sua struttura istituzionale attuale, non è pronta a svolgere questo nuovo ruolo geopolitico, né ad accogliere nuovi membri. Per affrontare queste sfide, dobbiamo realizzare riforme senza limiti né tabù.
Dobbiamo riorganizzare il continente europeo ed effettuare riforme come, citando quelle principali, l’unione della difesa e l’unione dell’energia, eliminando così il diritto di veto, facilitando le iniziative dei popoli e degli Stati che desiderano accelerare la loro unione politica, creando nuove risorse proprie, rafforzando il Parlamento europeo e riducendo il numero dei Commissari. È indispensabile rivedere i trattati esistenti, apportando questi cambiamenti essenziali per procedere con l’unificazione continentale. Dobbiamo puntare a un’Europa sovrana che ci permetta veramente di riprendere il controllo del nostro destino.
L’Unione europea è stata concepita con l’obiettivo di rafforzare i vari livelli di governance, siano essi locali, nazionali o sovranazionali, e non di indebolirli. La nostra formazione politi-ca adotterà un approccio secondo cui ogni città rafforza la propria regione, che a sua volta rafforza la propria nazione e, per estensione, il Parlamento europeo, e viceversa. L’obiettivo è incoraggiare la collaborazione sia verso l’alto che verso il basso tra i diversi livelli di governo e di democrazia, creando così una struttura più solida ed efficace. Promuoveremo altresì una nuova strategia di cooperazione tra le diverse generazioni, per garantire una reale solidarietà tra i più giovani e i più anziani.
Quando parliamo di Europa, il nostro impegno si estende naturalmente dal continente agli oceani e ai territori ultraperiferici. Siamo determinati a porre le regioni ultraperiferiche al centro delle nostre preoccupazioni e a dare loro il riconoscimento che meritano in quanto territori ricchi d’importanza geopolitica strategica, con tanto da offrire. Queste regioni fanno parte a pieno titolo dell’Unione europea e vogliamo che questo venga percepito in modo sempre più consistente e inequivocabile.
La nostra ambizione è quella di fare dell’Europa un faro di eccellenza e innovazione, concentrandoci sul benessere dei nostri concittadini e costruendo un futuro promettente per le generazioni a venire. Ecco perché vogliamo rafforzare la sicurezza dei nostri cittadini, riprendere il controllo del nostro destino, sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale, consolidare la difesa comune, gestire in modo responsabile le sfide migratorie e garantire la protezione del clima in maniera consapevole.
La transizione ecologica deve essere pragmatica e inclusiva, guidata dalla tecnologia, lontana da dogmatismi ideologici e in nessun modo punitiva nei confronti di famiglie, imprese e professionisti del settore primario, degli agricoltori e dei pescatori. È l’Unione europea stessa che deve farsi carico di questa transizione. Ciò significa riformare i bilanci europei e creare nuove risorse finanziarie, come, ad esempio, una tassa sul carbonio alle frontiere. Il nostro obiettivo è promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili offrendo incentivi finanziari che incoraggino la transizione verso un’economia verde e blu. Sosterremo attivamente le aziende -impegnate nello sviluppo di tecnologie pulite e continueremo a compiere tutti gli sforzi possibili per aiutare le piccole e medie imprese.
Per la nostra formazione politica, la tecnologia digitale e la transizione ecologica e marittima sono i pilastri essenziali dell’Europa nel XXI secolo, proprio come il carbone e l’acciaio lo sono stati in passato. Il nostro approccio proattivo ci spinge a costruire un’Europa resiliente e prospera, in armonia con l’ambiente. Sosterremo politiche equilibrate e pragmatiche volte a ridurre le emissioni di carbonio, a promuovere le energie rinnovabili e a incoraggiare l’adozione di modalità di trasporto più ecologiche.
Nella speranza che l’innovazione e la ricerca svolgano un ruolo cruciale per la crescita e la competitività dell’Europa, investiremo massicciamente in tecnologie all’avanguardia, tenendo conto delle esigenze di tutte le generazioni. Vediamo l’Intelligenza Artificiale come un’opportunità per l’umanità, in cui riporre fiducia. Incentiveremo anche la libertà delle imprese e degli innovatori in questo settore, attraverso cui si creeranno più posti di lavoro e che renderà la vita più facile a bambini e studenti, oltre che a genitori e nonni. Grazie all’Intelligenza Artificiale, vogliamo promuovere una nuova strategia transgenerazionale: questa sarà la chiave del futuro. Per l’Europa è fondamentale mettersi al passo con la Cina e gli Stati Uniti in quest’ambito, e tale evoluzione deve avvenire nel pieno rispetto dei principi e delle libertà che sono alla base del modello di società in cui crediamo. A livello internazionale, siamo impegnati a costruire un nuovo sistema di governance dell’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con le Nazioni Unite. Tuttavia, l’innovazione non deve relegare la cultura in secondo piano, al contrario, essa deve beneficiare delle stesse risorse destinate alla nostra sicurezza. Crediamo fermamente che una democrazia culturalmente impoverita sia una democrazia in pericolo. Ecco perché puntiamo a garantire che per ogni euro speso in sicurezza, un altro euro venga investito in cultura.
La cultura è stata, è, e sarà sempre la migliore risorsa per il futuro dei nostri giovani e la vera barriera contro le idee sovraniste e populiste. Riconosciamo il suo ruolo essenziale nel preservare i nostri valori e la nostra identità come società.
Le nostre azioni hanno sempre i cittadini al centro delle nostre preoccupazioni. Siamo fermamente impegnati a continuare e a intensificare le nostre iniziative per garantire e migliorare la loro vita quotidiana: questo include il rafforzamento della loro tutela come consumatori e la riduzione delle disparità sociali, generazionali e territoriali. La nostra formazione politica si batte con vigore per politiche e regolamenti che contrastino l’obsolescenza programmata e per un mercato unico più equo e sostenibile sia per i produttori che per i consumatori.
Al centro della nostra convinzione vi è l’imperativo di coinvolgere le persone e di includere i territori. Ridurremo divario tra la realtà e la percezione che il pubblico ha delle istituzioni europee. Questo obiettivo ci porterà a prestare molta attenzione alle dinamiche urbane e rurali, arrivando a considerarne anche i dettagli più concreti.
Così, il ruolo cruciale dei sindaci verrà infine riconosciuto quale principale attore nella nostra politica europea. La relazione stretta con i cittadini e la comprensione delle esigenze locali conferiscono loro un’influenza inestimabile nell’attuazione della nostra visione. Coinvolgendo i cittadini, evidenziando le specificità territoriali e rafforzando il potere d’azione dei rappresentanti eletti, costruiremo un’Europa più democratica, partecipativa e radicata nella realtà degli individui.
Aspiriamo a un’Europa che promuova una coesistenza armoniosa in tutte le sue diversità. Le ricorrenti crisi migratorie hanno sottolineato la necessità di un approccio comune. Metteremo anche in atto una politica di asilo e immigrazione che sia umana e giusta, rispettando i diritti fondamentali di ogni individuo e garantendo al contempo la sicurezza e l’integrazione efficace dei migranti. Il nostro impegno sarà a favore di una politica migratoria basata sulla solidarietà tra gli Stati membri e sul sostegno alle iniziative volte ad affrontare le cause profonde della migrazione forzata. Ci impegneremo anche a stabilire regole comuni per affrontare le sfide della migrazione economica e climatica. Inoltre, riconoscendo l’urgenza di non lasciare più agli Stati membri meridionali il compi-to di sorvegliare da soli vasti tratti di frontiera marittima, sosterremo attivamente l’attuazione del nuovo partenariato tra europei e africani, lanciato nel febbraio 2022 sotto la presidenza francese del Consiglio, che è essenziale per lo sviluppo di un continente in fase di espansione demografica. Sostenendo l’Africa come amico e partner, puntiamo a migliorare il controllo del deflusso dei suoi cittadini verso l’Europa. Per trasformare questa visione in realtà, mobiliteremo la società civile e i giovani in entrambi i continenti. Siamo convinti che la diaspora di chi ha lasciato il continente africano potrà essere la “fonte di energia rinnovabile” che darà impulso a questa nuova strategia di crescita e prosperità condivisa.
Un’integrazione efficace richiede politiche europee che includano le città e le regioni, sia a monte che a valle. In questo modo, i cittadini saranno integrati a livello locale e la maggior parte dei servizi di cui hanno bisogno, come la sanità e l’istruzione, sarà fornita dalle regioni. Una migliore conoscenza delle opportunità di occupazione e integrazione è necessaria anche a livello regionale, come pure la combinazione di queste esigenze con le politiche attive per l’occupazione. Molte regioni sono impegnate anche nel campo della cooperazione. Il mancato sfruttamento di queste conoscenze disumanizza le politiche europee in materia di immigrazione.
Siamo determinati a costruire un’Europa forte perché sappiamo che ciò significa anche mostrarsi uniti e influenti sulla scena mondiale. In un’epoca caratterizzata dall’emergere di nuovi imperi, come la Cina e la Russia, il nostro impegno è quello di rafforzare l’integrazione tra gli Stati membri nei settori della sicurezza, della difesa e degli affari esteri.
Promuoveremo le iniziative dei gruppi di paesi disposti e capaci di compiere progressi e accelerare l’integrazione in materia di difesa e sicurezza. Ciò include il sostegno alla creazione di un’autentica forza militare europea, in grado di affrontare efficacemente le crisi e le minacce alla sicurezza, comprese quelle ibride.
Per sviluppare un vero e proprio pilastro europeo all’interno della NATO e rafforzare l’alleanza con gli Stati Uniti, è fondamentale possedere un’autonomia strategica. Insieme, europei e americani, aspiriamo a promuovere una nuova alleanza per la democrazia globale.
E, a differenza dei partiti sovranisti che privilegiano i loro interessi specifici ed elettorali, stabiliscono alleanze con potenze extraeuropee, manipolano i media e interferiscono nell’economia delle nostre democrazie, noi ci impegniamo a intraprendere azioni concrete per garantire la nostra autonomia e la nostra sicurezza collettiva, in collaborazione con tutte le altre democrazie del mondo.
Naturalmente, la salute è un impegno essenziale nel nostro progetto. Per questo motivo, la nostra formazione politica riconosce l’importanza vitale dell’autonomia in materia di assistenza sanitaria e propone di rafforzare la capacità d’azione dell’Europa, nonché di riportare la produzione di farmaci e apparecchiature mediche all’interno dell’Unione.
Assicurando una copertura completa della catena di valore dei prodotti strategici, questa misura rafforzerà la nostra capacità di soddisfare le esigenze sanitarie dei nostri cittadini, riducendo la nostra dipendenza da fonti esterne. In questo modo, sarà garantita una disponibilità adeguata di farmaci e attrezzature mediche, aumentando la nostra resilienza in caso di crisi sanitarie. Parallelamente, utilizzando nuovi standard comuni e condividendo i dati con i medici e gli operatori sanitari, saremo in grado di beneficiare dei progressi tecnologici a vantaggio dei cittadini, sviluppando al contempo importanti centri di ricerca europei.
Vogliamo offrire ai nostri giovani tutte le opportunità possibili per avere successo e realizzare il loro potenziale senza essere frenati da impedimenti sociali, economici o geografici. Ciò richiede una politica giovanile concreta ed efficace per l’Unione europea, in grado di fornire a tutti gli strumenti necessari.
A pochi mesi da queste importanti elezioni europee, siamo pronti a dire forte e chiaro che vogliamo un’Europa in cui i dibattiti appartengano ai cittadini. Siamo e saremo sempre pronti a difendere con tutte le nostre forze un progetto di società europea veramente umanista.
L’Europa è un moltiplicatore di opportunità, diritti e protezione per i nostri popoli, soprattutto per i più vulnerabili.
È giunto quindi il momento di lanciare una nuova dinamica politica e di reinventarci.
Proponiamo soluzioni innovative per costruire un futuro migliore e più resiliente, per continuare la trasformazione europea avviata nel 2019 e per correggere i difetti che potrebbero alterare le nostre fondamenta.
Siamo certi che le forze centrali pro-europee diventeranno sempre più la forza trainante di questa ripresa.
Esortiamo tutti i cittadini a unirsi a noi in questa ricerca comune di un’Europa forte e unita.
Insieme, possiamo dare forma a un futuro migliore, in cui i valori di libertà, democrazia, uguaglianza e solidarietà trovino piena realizzazione.
Il mondo cambia. I confini vacillano. I paesi sono sempre più in tensione tra loro e frammentati. Si scontrano l’uno con l’altro, come le placche tettoniche. Tuttavia, se uniamo le forze, possiamo puntare alla creazione di un’Europa più solida, democratica e progressista, pronta ad affrontare le sfide globali del XXI secolo.
Sappiamo che queste sfide globali sono immense, ma non lasceremo che l’odio ci offuschi la visione. Ecco perché è con il cuore in gola che parliamo di «11 settembre israeliano».
Ciò che è accaduto in Israele il 7 ottobre 2023 non è un terribile atto di guerra o una dimostrazione di rivendicazioni territoriali o nazionalistiche. No, è l’odio puro di un mostro abominevole, esploso nella Striscia di Gaza. Il suo nome è Hamas.
Mentre alcuni cercano parole per descrivere l’indicibile, noi del Partito Democratico Europeo sappiamo che il silenzio è sempre dalla parte del male. Nasconde la verità, oscura la realtà. Di fatto, non può esserci una pace duratura senza riconoscere il legittimo diritto del popolo palestinese ad avere il proprio territorio e il proprio Stato. Né ci sarà una pace duratura se il popolo palestinese e l’Autorità nazionale palestinese non riconosceranno lo Stato di Israele e il suo diritto alla sicurezza.
La pace è il legame imprescindibile tra gli esseri umani. È il vincolo essenziale che ci permette di affrontare insieme le sfide globali.
Continueremo a lottare instancabilmente per raggiungerla. Questo è il nostro impegno, il nostro dovere nei confronti dell’umanità.
Molte sfide ci attendono.
I Democratici europei ne saranno all’altezza.
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