Sarebbe facile seppellire sotto un mare di risate il convegno comico-grottesco sulla terra piatta recentemente tenutosi a Palermo se, appunto, la sostanza del problema fosse appurare la forma del nostro pianeta (ed a questo punto anche degli altri, penso).
No, la Terra non è piatta, ma sferica e schiacciata ai poli, punto.
Quello che ci dovrebbe incuriosire è come alcuni “quisque de populo”, che senza social sarebbero stati senz’altro relegati in qualche bar di periferia a scambiarsi le proprie farneticazioni tra una birretta e l’altra, riescano a darsi l’aura di movimento, facciano congressi, se ne parli al telegiornale. Intanto, sembra una sorta di regola aurea: l’affermazione di qualcosa genera sempre il suo contrario. Come la globalizzazione economica incentiva l’esaltazione localistica della propria borgata, così la scienza trionfante, planetaria, interspaziale fa comparire qualcuno che tenendo una bottiglia d’acqua in orizzontale e constatando che il liquido se ne sta pari, accusa la Nasa di essere una banda di imbroglioni.
Evidentemente si è capito che oggi il mondo può parlare di “TE”, anche se non sei nessuno, ma se non sei nessuno, appunto, per raggiungere lo scopo bisogna che ti inventi una colossale “cazzata”, ma colossale davvero. Le scie chimiche impallidiscono, come pure le sirene della deputata 5Stelle Tatiana Basilio, bisogna mirare più in alto: la terra piatta.
Vi sono in questo delle costanti che ricordano qualcosa di “stellato” più che di terrestre.
Innanzitutto il complottismo del “potere mondiale”, anche qui una sorta di Spectre internazionale ha organizzato il falso sbarco sulla Luna con l’aiuto di prestigiose società cinematografiche.
Le foto scattate alla Terra dalle navicelle spaziali, che taglierebbero la testa al più cocciuto dei tori, sono tutte false, fotoshop della CIA o, a scelta, del KGB. Quando al paranoico, convinto di essere figlio naturale del re del Belgio, vennero mostrati tutti i certificati anagrafici che lo smentivano, se ne uscì con un risolino e disse: “E’ evidente che sono stati falsificati dai miei persecutori”.
Poi c’è l’attacco alla scienza, come la conosciamo, la sua sostituzione con il casalingo buon senso di ciò che cade sotto gli occhi: non serve studiare fisica o astronomia, basta guardare come si dispone l’acqua in una bottiglia appoggiata orizzontalmente su di un tavolo. (… il famoso tunnel fra il Cern ed il Gran Sasso).
Eppure sono gli stessi ingredienti che alimentano, ad esempio, il rifiuto dei vaccini (inoculazione di malattie e profitti della Spectr-sanità) … ma salvano 3.000.000 di vite l’anno secondo l’Unicef. Risposta: “Questo lo dice lei”.
Non è importante riuscire nell’intento: solo una esigua minoranza di sprovveduti crederà alla terra piatta.
La cosa fondamentale è che passi un’idea: chiunque ha il diritto di dire la sua su ciò che gli pare e di fondare un movimento, la verità non esiste.
Noi non crediamo a nulla … (e per questo possiamo credere a tutto).
Il morbillo e il vaiolo potrebbero anche essere diffusi da individui che vengono dal mare con la pelle scura e che ungono le porte delle nostre case … rispetto alla terra piatta in fondo questo è crudo realismo.
Se la terra è piatta allora tutta la scienza è fasulla come l’elisir di Dulcamara, che invece potrebbe diventare efficace se solo riuscissimo a fondare il Movimento Dulcamariano.
Tutto è possibile, appunto, tutto è “pari”, come la Terra.
Ma allora Darwin può anche essere un cretino, Freud un maniaco sessuale, Galileo un impostore, e l’Inquisizione forse non aveva tutti i torti.
I miracoli, perché non crederci?
E soprattutto il Diavolo. Eccolo pronto, tutto si tiene.
Nella piazza della stazione di Vergato l’8 marzo è stata inaugurata una statua del maestro Luigi Ontani, scultore noto in tutto il mondo e recentemente premiato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella. Si tratta di un Fauno che sorregge un Cupido alato. Ma secondo il senatore della Lega Simone Pillon (presto a Vergato si vota), siamo in presenza di un omaggio al Diavolo “con tanto di corna e di pene vistosamente eretto, che porta sulle spalle un bambino con ali di farfalla”. Il senatore ne ha reclamato la rimozione o in alternativa “una colata di cemento”. Poi è comparso un tale Davide Fabbri, ex spogliarellista, ora sedicente diacono dell’Ordine della Milizia dell’Arcangelo Michele, sebbene reduce dall’Isola dei Famosi, che, spalleggiato da Forza Nuova e da una formazione cattolica detta “Popolo della famiglia”, ha cercato di fare un esorcismo di fronte alla statua, già imbrattata di merda da “ignoti” nei giorni precedenti. Beninteso è stato preso a pernacchie.
Ecco, diciamo che Davide Fabbri è un po’ come i terrapiattisti, ma Simone Pillon, cribbio, è Senatore della Repubblica.
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