Il 16 novembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo n. 395 del 16/09/2020, attuativo del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” (PINQuA) di cui alla legge 160/2019 (art. 1, commi 437 e seguenti).
Con questo programma si intendono realizzare interventi destinati a “..riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini” destinato a Regioni, comuni capoluogo , Città metropolitane”.
Dal programma viene la sollecitazione a promuovere “ finanziamenti sia pubblici che privati, il coinvolgimento di operatori privati, anche del Terzo settore, le misure e i modelli innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano.”
Il Programma si propone di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, e all’incremento della qualità dell’abitare e di parti di città, promuovendo processi di rigenerazione di ambiti urbani specificatamente individuati.
Oltre a città metropolitane e capoluoghi di provincia anche comuni sopra 60.000 abitanti possono presentare fino a tre progetti di importo massimo ciascuno fino a 15 milioni di euro mentre le Regioni possono presentare progetti coordinato proposte di comuni di taglia al di sotto dei 60.000 abitanti.
Tutti i comuni si presume siano al lavoro: tra questi un apprezzamento particolare merita il Comune di Livorno che il 13 gennaio 2021 ha pubblicato un avviso pubblico per sollecitare proposte di partenariato, in forma singola o associata, sia gli operatori economici che le organizzazioni non profit (anche con proposte che facciano riferimento ad azioni ed interventi di tipo immateriale, coerenti con gli obiettivi del Piano) all’interno dei due ambiti di intervento che il Comune ha deciso di candidare al finanziamento
1) Ambito Dogana d’Acqua
2) Ambito Cisternone/Nuovo Presidio Ospedaliero/Quartiere Stazione Ospedaliero
Non risultano essere tanti i comuni che hanno scelto di seguire questa strada ispirata alla massima trasparenza ed alla volontà di assicurare il più ampio coinvolgimento dei cittadini nella costruzione delle proposte.
All’Assessore all’urbanistica del Comune di Livorno, Arch. Silvia Viviani, abbiamo posto alcune domande
Quanto rilevante ritiene che possa essere per Livorno e per le città in genere questo bando? E che giudizio dà su iniziative che di sono susseguite negli anni, dai PRU ai PRUSTT ai PIUSS al Piano Periferie del governo Renzi? Hanno inciso incidere sulla qualità urbana? E rappresentano palestre per formare competenze progettuali?
Il PINQuA arriva in un momento storico nel quale la rigenerazione come complesso di azioni materiali e immateriali è ancora più strategica che in passato. Si deve evidenziare infatti che la sicurezza e la qualità degli spazi urbani per usi flessibili e diversi nel tempo si sono rivelate particolarmente significative per la tenuta sociale. I programmi complessi danno peso specifico all’azione di governo locale e influenzano i mandati degli enti locali mettendo a disposizione risorse spendibili. Vorrei che dall’insegnamento che possiamo trarre dai diversi e vari programmi complessi si potesse riformare la pianificazione urbanistica ordinaria per orientarla verso fattibilità e concretezza e maggiore progettualità. Bisogna riconoscere che l’esercizio di efficienza della pubblica amministrazione derivato dalla partecipazione ai bandi per i programmi complessi ha prodotto parti di città riconoscibili, ove si è inciso su beni pubblici con numerosi beneficiari, forme di partenariato pubblico-privato, buon utilizzo di suolo interno alle città. Per il PINQuA abbiamo costituito un gruppo di lavoro snello ed efficiente che lavora a geografie variabili con i Settori e gli Uffici comunali da coinvolgere in relazione ai diversi aspetti considerati e con il supporto al Responsabile del Procedimento attivato con apposito incarico ai sensi del Codice degli Appalti.
Quali sono gli obiettivi che l’amministrazione di Livorno si propone di conseguire nei due ambiti di intervento prescelti? E perché quelli e non altri?
Intendiamo completare la riqualificazione di parti di città sulle quali l’Amministrazione ha già lavorato in passato con strumenti simili e mettere a sistema progettazioni in corso coordinando le azioni di soggetti che altrimenti agirebbero separatamente. Negli ambiti scelti si trovano ingenti quote di patrimonio pubblico e si rilevano degradi avanzati ma anche bonifiche ambientali concluse. L’Ambito di Dogana d’Acqua, la “porta “ a nord della città, si presenta con una commistione di funzioni eterogenee, infrastrutture per la mobilità non adeguate, manufatti non ultimati in stato di abbandono e presenza di edilizia residenziale sociale da incrementar. In relazione alle caratteristiche del PINQuA le potenzialità dell’ambito sono particolarmente interessanti per la reale possibilità di attivare PPP. L’Ambito Cisternone/Nuovo Presidio Ospedaliero/Quartiere Stazione Ospedaliero è di rilevanza strategica per le funzioni urbane di primaria importanza lungo Viale Carducci. In relazione alle caratteristiche del PINQuA le potenzialità dell’ambito riguardano l’integrazione con le previsioni contenute nell’Accordo di programma per il nuovo ospedale favorendo il partenariato con la Regione Toscana, la riqualificazione del Parco Pertini e del patrimonio pubblico dietro il Cisternone, il potenziamento delle dotazioni urbane, la possibilità anche in partenariato di dare risposta alla domanda di edilizia abitativa legata alla mobilità del lavoro (key people).
Con quali iniziative è stato sollecitato il coinvolgimento di operatori privati, terzo settore ed in generale le realtà associative del Comune?
Si è fatto tesoro della “Campagna d’ascolto“ svolta nell’ultimo trimestre del 2020 (18 seminari a invito e 2 assemblee cittadine) per il Piano Operativo e dell’intensa attività con la quale l’Amministrazione ha predisposto il proprio “Next Generation Livorno” che è stato presentato pubblicamente lo scorso 29 gennaio. Si sono svolti appositi incontri per presentare il Programma e favorire la convergenza di progetti e di risorse, con il contributo dei diversi Assessorati e Settori Comunali coinvolti in appositi focus di approfondimento. La Giunta ha apprezzato rapporti tecnici e preso decisioni conseguenti in modo tale che le elaborazioni politiche e tecniche sono progredite in correlazione e senza interruzioni. Questo modo di lavorare ha permesso di coinvolgere le associazioni, i privati e le società partecipate dando solide basi alla concretezza delle azioni da intraprendere e agli effetti attesi.
Nella imminenza della scadenza del bando (16 marzo 2021) può dirci quale è stata la risposta alle vostre sollecitazioni? Quante proposte sono arrivate o sono in elaborazione? E come intende procedere l’amministrazione per definire progetti da inviare al Ministero?
Abbiamo raccolto proposte utili e importanti che ci permettono di dare risposta ai principali obiettivi e criteri del PINQuA. Stiamo concludendo la redazione dei progetti. Un risultato è nella progettualità espressa dall’amministrazione, parte politica e parte tecnica, pur in un periodo storico nel quale siamo in particolare stato di stress. Buona la risposta all’avviso pubblico che permette di attivare partenariati per l’edilizia residenziale sociale e per attività di rilevanza socio-economica. Significativi sono i protocolli di intesa con soggetti pubblici o a compagine pubblico-privata che operano sul territorio, parte integrante delle candidature di Livorno al PINQuA. I progetti con i quali rappresentiamo gli assetti della rigenerazione negli ambiti scelti hanno pertanto un grado di fattibilità avanzato e verificato.
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