E’ morta, la piccola Blessing, scivolata nel solo mare che si poteva
permettere la sua famiglia; quella “spiaggia”, sul fiume Reno, dove la
bambina era in gita con il campo estivo a cui era affidata.
Premetto che sono assolutamente solidale con chi dovrà vivere il resto
dei propri giorni con il rimorso per quello che è accaduto; a
prescindere dall’esito delle indagini che doverosamente saranno
svolte, sia che assolvano sia che condannino per omessa custodia (non
riesco a immaginare altro capo di imputazione) l’animatore del gruppo.
C’è molto da riflettere, comunque, in questa tristissima vicenda di
mezza estate: una famiglia nigeriana i cui due figli sono nati in
Italia; la madre che finalmente ha trovato lavoro e che ha dovuto
affidare i bambini ad altri; la volontà, probabilmente, di consentire
loro di avere una vita uguale a quella di tutti i loro amici, italiani
o no: inverno a scuola, estate ai campi estivi.
Dell’inverno e della scuola rimane una bella foto, quella che tutti
noi abbiamo, analoga, in qualche cassetto: la bambina con il grembio
azzurro e il colletto bianco ben stirato, penna in mano ed astuccio
aperto, la lavagna sullo sfondo. Diverso il colore della pelle ed i
capelli, composti in belle treccine, in segno di ordine e di rispetto
verso una comunità, la scuola, che ti accoglie e ti fa crescere
insieme alla comunità dei compagni,
Della sua ultima estate invece mi ha colpito la frase della madre:
“era la prima volta che l’affidavo a qualcuno”. Era la ricerca di
integrazione che ha indotto i genitori a agire fuori dalla logica del
loro costume, magari forzando se stessi ed adottando modelli di
educazione diversi dai propri? Non lo sapremo mai, credo, e la pietà
verso Blessing e la sua famiglia ci dice che è giusto solo condividere
il dolore della sua mamma, del padre, del fratellino. Senza
interrogarsi.
Ai funerali vorrei ci fossero i suoi compagni di classe, con i loro
genitori, le maestre: perché i bambini devono essere amati, ma devono
amare prima di tutto; educati all’amore.
La scuola, in questo, può essere la vera risposta a quella deriva
pericolosa a cui stiamo assistendo; e perché la vita e la morte di
Blessing solo così potranno avere un senso.
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