I fatti sono talmente evidenti che solo la malafede o il masochismo può indurre a valutazioni diverse. La Russia ha invaso l’Ucraina, violando la sovranità e l’integrità di un paese libero e autonomo. Punto. Purtroppo, l’aveva già fatto con la Crimea. Ora prosegue nell’opera. La scusa è semplicemente risibile. Si è iniziato dicendo di voler proteggere le popolazioni russofone del Donbass per poi passare all’esigenza di liberare l’Ucraina dai nazifascisti per garantirne la neutralità. La mente non può che tornare all’annessione dei Sudeti fatta da Hitler, con la scusa di proteggere le popolazioni di lingua tedesca. Nel settembre del 1938, a Monaco, Francia e Inghilterra cedettero sul punto pensando di tenere buono il dittatore tedesco. Sappiamo come è andata a finire. L’errore non deve essere ripetuto. La risposta dell’Occidente questa volta deve essere unitaria, forte e durissima, naturalmente nelle forme e nei modi oggi possibili. Se ora la Russia non viene fermata, l’occidente si ritroverà poi all’annessione di Taiwan da parte della Cina. Vorrebbe dire la capitolazione del mondo libero di fronte ai regimi dittatoriali.
Per questo dobbiamo reagire, pronti anche a fare quei sacrifici che saranno resi necessari dal ricatto russo sulle forniture di gas. Dobbiamo anche avere la consapevolezza, come giustamente dice Pietro Ichino nell’articolo che pubblichiamo di seguito, che la mossa di Putin, se teniamo la barra dritta, è inevitabilmente destinata alla sconfitta per la ragione molto semplice che è una risposta fuori della storia. Dobbiamo anche trarre da questa crisi alcune lezioni utili per il futuro. La più importante è che l’Europa unita non è un’opzione ma una necessità, un’Europa unita politicamente e dotata di un proprio esercito. E’ sempre grazie alle crisi che la storia fa passi avanti. Un primo passo, sulla strada della coesione, è stato fatto con la pandemia, ora è necessario il secondo sulla strada dell’unità politica e militare. La seconda lezione è sull’importanza della NATO, anche nel mondo di domani. Paradossalmente Putin sta ottenendo l’effetto contrario a quello voluto, sta dimostrando tutta la necessità e l’importanza di un’alleanza militare dell’occidente contro le nuove autocrazie e i loro espansionismi. La terza lezione è tutta interna al nostro paese. Dobbiamo imparare ad eleggere rappresentanti degni di questo nome, capaci di vedere e capire la direzione della storia. Basta con populisti e sovranisti, basta con i demagoghi e i Toninelli & C.
E se vogliamo scendere in piazza lasciamo a casa la bandiera della pace e sventoliamo quella dell’Ucraina.
Lascia un commento