Il Centro Studi Grande Milano compie vent’anni di vita. Nato da una scommessa di diciannove fondatori, oggi conta oltre 1500 soci, 300 soci benemeriti, un Comitato Strategico e un Consiglio Scientifico dell’area metropolitana, 63 Grandi Guglie della Grande Milano, 18 Ambasciatori oltre a molte imprese partner. Della fondazione ricordo i dibattiti sulla modifica del titolo V della Costituzione a seguito della legge Costituzionale 3/2001. La riforma, come noto, si era resanecessaria per dare piena attuazione e copertura costituzionale alla riforma denominata del federalismo a costituzione invariata della Bassanini uno. Le Città metropolitane furono denominate tipi speciali di Province, con poteri notevolmente più ampi e molto vicini a quelli comunali, soprattutto in ambito urbanistico. Venivano istituite, su iniziativa dei Comuni interessati, in aree metropolitane individuate nelle zone comprendenti i Comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Trieste. Si dichiarava solennemente che con la costituzione della Città metropolitana, la città originaria avrebbe cessato di esistere.
Animati da un innato europeismo, iniziammo con un dibattito forte dal significativo titolo “Milano provincia d’Europa?” Allora non ero ancora Presidente, lo sarei diventata nel 2004 su richiesta del Consiglio Direttivo e credo di dovere questa lungimirante operazione al femminile a due inseparabili amici anche dell’oggi quali Sergio Scalpelli e Roberto Poli che credettero allora unicamente nell’impegno e nella serietà d’approccio che avrei portato in dote. Mi introdussero generosamente alle loro amicizie e al loro mondo liberale, cattolico, socialista e riformista. Non vi paia poca cosa: organizzare allora un convegno su Craxi a Milano o riaprire al mondo del dibattito sereno dopo tangentopoli fu un atto coraggioso di cui siamo molto orgogliosi. Il silenzio di altri circoli culturali era all’epoca assordante.
Il CSGM nacque dunque dall’incontro tra le due culture liberal cattoliche e liberal socialista di cui è costituita la linfa vitale di Milano e avemmo l’idea di inserire subito accanto a temi squisitamente politico amministrativi quelli della cultura e della solidarietà avvicinando in tal modo il mondo delle imprese e delle istituzioni. Partimmo animati da tantissima voglia di fare e dedicare il nostro tempo, senza altro scopo che non fosse quello di mettersi a disposizione di qualcosa di più grande di tanti piccoli sé, per animare un dibattito ormai spento sulla città e ancor di più sulla nuova visione di Città metropolitana.
Con alcuni convincimenti motivati , ovvero che Milano non fosse (come non è) megalopoli come Parigi o Londra ma il cuore di un arcipelago funzionalmente integrato e densamente popolato di tanti comuni e città che ne costituiscono le isole dotate di autonomia amministrativa con radicati sentimenti di appartenenza locale, che non si poteva immaginare l’area milanese come un super comune che inglobasse tutto tanto meno con una logica accentratrice e verticistica di una struttura calata dall’alto ma costruita dal basso e che gli strumenti attuativi fossero PGT e una riforma del Welfare ambrosiano.
Per questo iniziammo dall’ascolto dei cittadini della città metropolitana, i cd city users, che non avevano neppure coscienza di cosa fosse esattamente la città metropolitana e quali competenze possedesse.
Accanto a ciò ricordo con immutato impegno i “seminari sul Riformismo 2.0” e quelli dedicati al tema di “quali valori dopo la caduta delle ideologie” , i giorni dedicati a “quali riforme senza riformismo?”, agli studi di approfondimento sulle figure femminili che hanno fatto grande Milano , al coraggio di pensare in grande, alla Milano città d’acqua. Sono alcuni esempi di un impegno che è cresciuto di anno in anno aprendosi alle esperienza di imprenditori e dunque ai temi dedicati alle imprese, ai professionisti e alle istituzioni tanto da meritarci la definizione di “catalizzatori delle reazioni istituzionali”.
La definizione era corretta ma la sfida era di trasformarci da Think thank a motore del cambiamento, un passo non breve ma necessario e il lavoro svolto sulla Carta dei valori che ancor oggi deve essere sottoscritta da chi aderisce al Centro Studi è stata un’altra tappa decisiva del nostro cammino
Fu al decimo anno di fondazione che venne coniugato per il CSGM grazie a una felice definizione giornalistica, la definizione di “casa del pensiero libero”. Sfogliare ancora oggi la rivista Fare Sociale aperta a tutti i protagonisti del 2010 per parlare dell’Expo che sarebbe venuto da lì a cinque anni mi emoziona e inorgoglisce.
Fu in quell’epoca che Carlo Tognoli donò al CSGM il marchio AMAREMILANO divenuto grazie ai comuni sforzi sinonimo di segno distintivo di chi ha nel cuore il destino di Milano.
Il 2010 fu anche l’anno della nostra missione a Shanghai con la spedizione Overland per salutare l’Expo di “better city, better life” con la presenza del Presidente Giorgio Napolitano del Ministro Franco Frattini e dell’allora Ad di Expo Beppe Sala con cui idealmente riportammo il gonfalone a Milano impegnandoci per la migliore riuscita di un’ Expo “counterfeiting free”
Un altro motivo di orgoglio è che nel CSGM sono presenti ben sette ex Sindaci benemeriti che nel loro diverso operare con giunte politiche diverse tra di loro, hanno assicurato a Milano una stagione di straordinario progresso accompagnandone l’evoluzione economica e civile, parlo di Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Piero Borghini, Marco Formentini, Gabriele Albertini, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia
Nel futuro abbiamo ancora certo tanto da fare ma forti del fatto che abbiamo iniziato vent’anni fa senza ricorso ad alcuna etichetta di appartenenza interessata o convenienza personale, abbiamo continuato a credere nella forza vitale delle nostre idee e nel nostro impegno quotidiano ed è per questo che tanti amici si sono uniti in questo affascinante percorso di solidarietà umana e professionale.
Utilizzando risorse materiali e intellettuali proprie e muniti “dell’eroismo della quotidianità” facciamo la nostra parte nell’essere attori di una società civile che ha sopperito, in questi anni, alla debolezza di una salda offerta politica capace di confrontare senza remore mondo cattolico e istanze laiche riformiste.
Ognuno, nessuno escluso, ha fatto la propria parte, convinti che il destino di tutti dipenda dall’apporto di ciascuno, perché il nostro impegno non fosse un’Odissea senza Itaca e perché crediamo che aver creato l’occasione di vivere tutte le relazioni con la forza vitale di questi valori sia la più grande fortuna della vita.
Daniela Mainini
Presidente del Centro Studi Grande Milano.
Carlo
Magnifico spirito! Speriamo nella ripresa!!! Carlo
daniela Mainini
Grazie a te e avanti insieme !
Roberto Recalcati
Brava Daniela, lucida e determinata come sempre.
daniela Mainini
grazie caro Roberto avanti insieme!
Paola
Mi piacerebbe si concretizzassero alcuni progetti a cui abbiamo lavorato (l’osservatorio metropolitano sull’alimentazione del futuro o una pubblicazione divulgativa che racconti cos’è la città mertropolitana
daniela Mainini
cara Paola, grazie ! certamente li finalizzeremo insieme. D
Salvatore Giannella
Cara Daniela, condivido la bussola che persegui con lucidità costante. Aggiungerei, come tecnico della comunicazione, un pensiero di Gandhi: L’ESEMPIO VALE PIÙ DI MILLE PAROLE. E, nel segno di questa idea, mi piacerebbe che il Centro avviasse un appuntamento comunicativo fisso, mettiamo il 27 di ogni mese, con la testata AMARE MILANO, in cui i componenti del comitato scientifico e tecnico e i soci e le grandi guglie segnalino esempi e storie della comunità della Grande Milano che vanno nella direzione dei valori fondanti del CSGM. Un magazine online o su carta che indichi storie concrete di riforme in meglio, individuali e collettive. Una stretta di mano, con stima e amicizia. Salvatore Giannella
daniela Mainini
effettivamente abbiamo iniziaqto proprio nel lockdown a raccontare gli esempi di grande Milano. Il Magazine on line mi pare la formula migliore! ne parleremo con te che sei esempio per tutti noi. grazie Salvatore
Camillo de Milato
Vero. Milano arcipelago di tante eccellenze. Solo una cultura illuminata e aderente come attuato dal Centro Studi Grande Milano è in grado di soddisfare le esigenze di coesione e luce.
daniela Mainini
grazie Camillo, anche tu esempio del fare e fare bene , con noi per una cultura riformista e illuminata. Un abbraccio
Michela Martelli
Da una scommessa è nata una storia affascinante, animata dai migliori principi e da quella sempre ammirevole voglia di costruire per migliorare.
Dal coraggio di partire con una ‘quota rosa’, alla conferma che la leadership di lungo periodo è poi questione unica di capacità, perseveranza, passione vera (e sempre coraggio).
Ancora una volta i miei complimenti per quanto prodotto, per le mille occasioni di scambio culturale, economico, umano, e una speciale e immutata ammirazione per Daniela Mainini.
daniela Mainini
Cara Michela, le tue parole sono testimonianza che l’occasione, le radici e l’impegno possono tramutarsi in un percorso di vita . Come tra di noi. Grazie di non avermi mai fatto mancare il tuo sostegno femminile e quindi tanto tanto importante.
Piero
Ho letto una veloce sintesi delle radici, dei valori, della crescita e della innegabile forza dell’attuale realtà del CSGM; socio e testimone da meno di dieci anni, vedo apprezzatissimi e meritati risultati dell’ impegno dei suoi stimati “attori” ( e promotori) principali.
daniela Mainini
Grazie Piero di questa testimonianza che ci sprona e responsabilizza ad avare avanti, insieme..
Franco
Non bisogna temere i momenti difficili il meglio verrà da lì.
Complimenti
D.F.Carminati
Andrea
Brava Daniela! Ottimo articolo. Sono stato presente a varie iniziative dove si respirava la voglia e lo spirito di Milano, in tutte le sue articolazioni culturali e non. Sono stato introdotto in questo mondo, contesto, partecipando in maniera attiva e seguendo passo passo l’idea di una Milano sempre più viva. Questo articolo è una riprova ulteriore della tenacia e della visione lungimirante di cosa debba essere Milano.
Grazie Daniela e ottimo articolo
Giovanni Casucci
Cara Daniela, ricordo perfettamente gli esordi ed emozionante vedere come il progetto sia cresciuto sia come contenuti che come aderenti. La visione che animato il tutto si è rivelata vincente.Credo che tutto il lavoro fatto costituisca un robustissimo elemento di fondamenta per tutto quello che adesso si andrà a creare. Complimenti: stai dimostrando ciò che un giornalista ha scritto: “saranno le donne a decidere del nostro futuro ed a ereditare la Terra” ! Sono fiero di essere al tuo fianco. Un forte abbraccio, Giovanni
daniela Mainini
grazie caro Giovanni!
Anna Maria Dominici
Perfettamente aderente alla realtà il Tuo racconto sulla nascita e soprattutto sulla crescita del CSGM, una vera e propria “casa del pensiero libero,” che oggi, dopo 20 anni di attività, incontri, eventi, dibattiti, di straordinaria efficacia, e grazie ad una Presidente lucida e determinata e al contributo di illuminati fondatori, soci benemeriti e partners preziosi, può considerarsi uno dei motori più efficaci per riportare Milano al ruolo che le compete nel mondo: una città metropolitana, cuore pulsante di un arcipelago funzionalmente integrato, per attuare una profonda riforma del Welfare ambrosiano e per concretizzare progetti significativi per un presente ed un futuro solidale e sostenibile.
Carlo Guido
…..Ma stiamo attenti ai Proci…
Ma Fatti non foste……..
Per cui mi ritrovo e sottoscrivo le parole di Daniela.
“ Utilizzando risorse materiali e intellettuali proprie e muniti “dell’eroismo della quotidianità” facciamo la nostra parte nell’essere attori di una società civile che ha sopperito, in questi anni, alla debolezza di una salda offerta politica capace di confrontare senza remore mondo cattolico e istanze laiche riformiste.
Ognuno, nessuno escluso, ha fatto la propria parte, convinti che il destino di tutti dipenda dall’apporto di ciascuno, perché il nostro impegno non fosse un’Odissea senza Itaca e perché crediamo che aver creato l’occasione di vivere tutte le relazioni con la forza vitale di questi valori sia la più grande fortuna della vita.”
Laila
Cara Daniela, ho letto solo oggi il tuo racconto che testimonia l’ entusiasmo e l’ impegno che metti in tutte le cose che fai. Trovo molto interessante la proposta di Giannella di avere un appuntamento fisso mensile per discutere di temi di interesse generale che riguardino la nostra città metropolitana, che tutti amiamo e che dovremmo sforzarci di far conoscere meglio e far amare di più . Mi piace concludere con questa frase di Gandhi che ripeto spesso anche a me stessa “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Un abbraccio con tanta stima.
Serena Massa
Cara Daniela,
ho sperimentato con quanta efficacia e concretezza il Centro Studi sappia coniugare cultura e impresa : era il 2011 e mi avete aiutata a dare voce ad un modo innovativo in cui l’archeologia può avere impatto sulla sostenibilità, con il grande convegno internazionale dedicato al giardino di Pantelleria e alla cultura dell’acqua, al quale hanno preso parte amministratori, aziende, ricercatori. Ho anche avuto modo in quell’occasione di conoscere il grande impegno e
l’entusiasmo instancabile tuo e del direttore Poli! Continuiamo insieme,
Guerino Biscaro
Bravissimi Daniela e Roberto! Ottimo articolo. Sono stato presente a varie iniziative dove si respirava la voglia e lo spirito di Milano e, da semplice invitato, ho sempre partecipato immergendomi in un mondo frizzante, culturale e sociale per una Milano sempre più viva. Complimenti! Guerino
Beppe
Orgoglio e coraggio per una realta’ che tiene viva la storia e la cultura della Milano vera, quella che sa intraprendere senza effetti speciali di annunci senza seguito.
Dopo Covid non sara’ piu come prima e sara’ cosi, credo che come prima e piu di prima Grande Milano possa indicare la direzione per mantenere la continuita di un patrimonio da difendere.
Complimenti e Auguri a te e chi con te collabora.
Gianluigi
Cari Daniela e Roberto, aggiungo un altro elemento di valore del CSGM, quello di far emergere i segnali “fertili”, ovvero quegli elementi che un giorno potranno diventare trend di sviluppo, ma che oggi sono ancora
Invisibili agli occhi della maggior parte delle persone. Sono fertili perché contengono dei valori, ed è per questo che il Centro Studi li “intercetta”, perché i valori li ha nel DNA. Grazie e in bocca al lupo per una Milano sempre più memorabile.
daniela Mainini
grazie della tua bella testimonianza !