Immigrazione
Dobbiamo trasformare i problemi in opportunità rendendo possibile che gli immigrati si integrino velocemente e mettano i loro talenti a disposizione di tutti. Dobbiamo guidare il processo di riforma delle politiche europee in materia di
immigrazione e cooperazione internazionale verso il continente africano. Non lo si puo’
fare facendo la guerra alla Francia, alla Germania e alle istituzioni europee. Non sara’ di alcun aiuto l’alleanza con l’internazionale populista europea. Non possiamo ignorare le paure, ma dobbiamo rendere visibile a tutti, e non solo ai tecnici, quali sono i grandi benefici dell’immigrazione. La sicurezza è di sinistra, dobbiamo chiarire questo equivoco. Ma la sicurezza viene dall’identità condivisa, dalla cultura, dallo sviluppo e
dalla buona amministrazione delle periferie. Per questi motivi, il lavoro del ministro Minniti va difeso.
Jobs Act
Occorre proteggere il lavoro di oggi e di domani ma gli strumenti del secolo scorso non sono sempre i più adatti a farlo. Il PD è il partito del lavoro, deve rivendicare le tante riforme e risorse mobilitate nella precedente legislatura. Ma è anche il partito dell’impresa e deve contrastare le politiche dell’assistenzialismo e il pregiudizio ostile agli
imprenditori. Al contrario, deve facilitare in ogni modo l’innovazione e il flusso di investimenti dall’estero. Il Jobs Act e’ stato mal recepito, eppure dobbiamo rivendicare la realta’ dei fatti. Non e’ vero che ha reso il lavoro piu’ precario, anzi ha creato posti di lavoro e opportunità di crescita. Il PD ha cancellato le forme contrattuali piu’ odiose e ha
istituito nuovi strumenti di tutela del lavoro (Naspi, Asdi, Discoll, Garanzia Giovani). Dobbiamo rivendicare con forza la grande operazione di riduzione fiscale degli 80 euro, una misura permanente e non un bonus come si ripete erroneamente.
Buona Scuola
Il PD deve tornare il partito della scuola e deve promuovere un nuovo patto per
la cultura, la cittadinanza attiva e consapevole, l’innovazione e il lavoro. Dobbiamo sostenere la ricercascientifica e tecnologica e la formazione universitaria. Dobbiamo anche combattere lo storico pregiudizio della sinistra nei confronti dell’alternanza scuola lavoro. La riforma Buona Scuola e’ stata accolta molto negativamente da docenti e
studenti nonostante contenesse nuove risorse destinate all’educazione, le
stabilizzazioni, il riordino del reclutamento, incentivi premianti e risorse aggiuntive
per tutti. Pur rivendicando i meriti della riforma, dobbiamo fare tesoro di questo
clamoroso errore di comunicazione e scarso dialogo con il mondo della scuola. Dobbiamo anche denunciare con forza i miliardi di tagli alla scuola appena effettuati dal
governo populista.
Politica alleanze
Il populismo è promotore e fautore di politiche obsolete, inappropriate o
improvvisate. Rappresenta una minaccia al benessere dei cittadini ma anche alle istituzioni democratiche liberali.
Parte del consenso populista si basa sull’uso di messaggi semplici e spesso disonesti. Per ogni problema complesso si offre una soluzione semplice. Sfortunatamente i problemi
complessi richiedono soluzioni complesse e chi offre soluzioni semplici sta ingannando il suo popolo. Il messaggio semplice del populismo spesso contiene un riferimento a un passato più sicuro e confortevole da rimpiangere con malinconia. Si tratta di un esercizio
velleitario (indietro non si può tornare) e disonesto (il passato non era perfetto come ce lo raccontano). Compito del Partito Democratico è ideare una visione di futuro, di progresso e di riforma e narrarla agli italiani con competenza e onestà ricreando fiducia e fornendo
rassicurazioni. L’alleanza con i 5 Stelle e’ impossibile per la loro natura illiberale e per le
loro idee.
Perché votare Giachetti
Il PD deve ideare nuove politiche e deve comunicare con parole nuove ma
rivendicando i risultati dei cinque anni di governo del centro sinistra in materia di lavoro, stabilità, crescita economica, disuguaglianza, scuola, ambiente, sicurezza, diritti. Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del PD di partecipare al
voto. La nostra mozione si rivolge a chi ha sofferto per la guerra interna al PD e non vuole il ritorno di chi ha contribuito alla sconfitta elettorale del PD per motivi personali o di corrente. Partecipi alle primarie anche chi è dubbioso sull’attuale capacità del PD di
ripartire ma al tempo stesso e’ spaventato dalla deriva illiberale del governo populista. Votare alla primarie significa lanciare un segnale al governo, dare forza all’opposizione democratica. La nostra mozione è esplicitamente contraria a ogni forma di alleanza
con i populisti. Il PD deve restare un baluardo delle istituzioni liberali e deve condurre gli
italiani verso il futuro, non il passato riscoprendo la propria vocazione maggioritaria. Votare per la mozione Giachetti Ascani significa che non ci sarà mai un’alleanza con i 5 Stelle e neanche il ritorno di chi per anni ha cannoneggiato il
PD dall’interno prima di abbandonarlo nel momento della difficoltà. Sempre avanti,
sempre riformisti!
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