L’hanno buttata giù della jeep su cui viaggiava, Hevrin Khalaf, ingegnere, donna, segretario generale del partito Futuro siriano, bellissima. In prima fila per il processo di pacificazione di quella martoriata parte di mondo. Non una morte indistinta la sua, di quelle che stanno piovendo dal cielo o dai mortai contro una popolazione fiera nonostante sia inerme.
No, lei andava punita in modo esemplare, secondo il copione che si riserva alle donne che osano alzare la testa: non rammento i truci particolari, fin troppo descritti. Faceva paura la sua cultura, perché capace di aprire le menti ad altre e spingere ad emularla.
E l’hanno uccisa nel deserto.
Si è buttata giù dell’ultimo piano del palazzo popolare dove abitava con la sua famiglia la giovane studentessa marocchina che si è uccisa poco tempo fa a Monsummano; pare non sopportasse più i pesanti dileggi delle sue compagne di università, quella prestigiosa facoltà romana a cui aveva potuto accedere grazie a una cospicua una borsa di studio faticosamente guadagnata. Ma non era il suo posto, quello: troppo inadeguata agli standard di bellezza, omologazione, supponenza che caratterizza la nostra “meglio gioventù”. Troppo brava negli esami, nonostante tutto. Non si perdona nulla, a chi vuol salire.
Non le è bastato dunque l’amore per lo studio, fortemente perseguito e dove pare eccellesse: la cultura ancora una volta ha fatto paura, e lei non ha avuto la forza di resistere all’onda d’urto che la stava travolgendo.
Il suo corpo riposa ora in Marocco; via, via da questa cattiva gente!
Sono impropri accostamenti, quelli che propongo? Forse, ma il germe dell’invidia, l’idea che evolversi voglia dire sovvertire un ordine precostituito ed immutabile, peccare di hybris è una colpa per troppi da estirpare.
Per queste poche righe ho scelto una strana immagine: significa “studiare” in arabo, me lo sono fatto scrivere dalla badante della mia mamma su un quaderno a quadretti.
Da sinistra a destra o da destra e sinistra (come fanno gli arabi): scrivetelo come volete: ma solo dallo studio passerà il riscatto del genere umano. Bene lo sanno coloro che non lo vogliono.
Lascia un commento