Il percorso fatto di visite dal medico di famiglia e poi dai medici specialisti accompagnate dagli esami specialistici porta al ricovero in ospedale per le patologie gravi non trattabili al domicilio del paziente.
Numero di persone ricoverate e notti di ricovero
Secondo l’indagine HEIS, nel 2019, sono state poco più di 4 milioni le persone con almeno un ricovero in ospedale nel 12 mesi precedenti le interviste, per un totale di 40,2 milioni di notti di ricovero pari a 9,8 notti di ricovero per persona ricoverata: il 45% dei ricoveri è di ultrasessantacinquenni che contano per oltre il 60% del totale delle notti di ricovero
E’ il 7,9% della popolazione di 15 e più anni ad essere stata ricoverata almento una volta, con una leggera maggior incidenza per le donne (8,15). E’ invece l’età il fattore che determina una crescente necessità ri ricorso al ricovero: dal 4,7% per i più giovani tra 15 e 34 anni (con un più netto scarto per le donne al 6,0%, si sale al 6,2% tra 35 e 64 anni fino a toccare il 13,9% sopra i 65 anni. In parallelo cresce anche il numero delle notti di ricovero per persona, da 5,8 notti per i più giovani fino alle 13,3 notti per i più anziani.
Persone di 15 anni e più con almeno un ricovero nei 12 mesi precedenti l’intervista e notti di ricovero, per sesso classe di età Anno 2019 (per 100 persone con le stesse caratteristiche e dati in migliaia) ISTAT EHIS 4.1.2
Oltre la metà (51,6%) dei più anziani che sono stati ricoverati in ospedale hanno avuto una degenza superiore alla settimana, contro il 18,7% dei più giovani tra i quali prevalgono (55,8%) èeriodi di degenza compresi tra due e sei notti
Persone di 15 anni e più con almeno un ricovero nei 12 mesi precedenti l’intervista e notti di ricovero, per classe di età Anno 2019 (per 100 persone con le stesse caratteristiche) ISTAT EHIS 4.1.2
In termini di quozienti standardizzati, la percentuale di persone oltre i 15 anni che hanno avuto almeno un ricovero nel periodo di tempo considerato a livello nazionale è 7,6% : rispetto a questo valore, al di sotto si collocano la Puglia (5,8%) e la Toscana (6,7%) mentre il valore più alto si riscontra in Lombardia (8,9%).
Se si restringe l’analisi ai soli ultrasessantacinquenni ovviamente la quota di persone con almeno un ricovero sale al 13,7% con Puglia (11,4%) e Toscana (12,6%) sempre al di sotto mentre su i valori più alti la Lombardia con il suo 14,6% è superata dall’Emilia Romagna con il 15,8% e dal Lazio con il 15,5%.
Persone di 15 anni e più e 65 e più con almeno un ricovero nei 12 mesi precedenti l’intervista ricovero, per regione Anno 2019 (dati in migliaia e quozienti standardizzati per 100 persone) ) ISTAT EHIS 4.1.3 4.1.4
La Toscana accompagna il basso quoziente di ricoveri per 100 persone con il più basso quoziente di notti di ricovero – 7,3 – sulla intera popolazione oltre i 15 anni, inferiore alla media nazionale -9,4 -sopra la quale stanno la Lombardia con 10,1 notti e la Campania con 9,9 notti . Anche la durata del ricovero è particolarmente basso in Toscana , 10,4 notti allineata alle10,3 notti della Puglia mentre durate ben maggiori si hanno ancora in Lombardia (14,8) e Lazio (14,6).
Sono i risultati per la Toscana di una scelta di strutture ospedaliere per acuti, concentrate territorialmente anche con la chiusura di ospedali minori: una scelta sulla quale si confrontano opinioni e giudizi assai diversificati.
Persone di 15 anni e più e 65 e più con almeno un ricovero nei 12 mesi precedenti l’intervista per notti di ricovero, per regione Anno 2019 (dati in migliaia e quozienti standardizzati per 100 persone) ) ISTAT EHIS 4.1.3 e 4.1.4
La soddisfazione dei pazienti ricoverati in ospedale
L’indagine EHIS non riporta le valutazioni dei ricoverati sui diversi aspetti della loro degenza, dalla assistenza medica a quella infermieristica, dal vitto allo stato dei servizi igienici. Su questi aspetti interviene l’ISTAT con la Indagine Multiscopo sulle famiglie relativa aspetti della vita quotidiana, nella quale è ricompresa una sezione riservata alle persone di 6 anni e più con almeno un ricovero nei tre mesi precedenti l’intervista per soddisfazione per vari aspetti del ricovero.
Con le necessarie cautele per la diversa ampiezza della popolazione di riferimento, si sono considerati i dati relativi alla somma di chi si è dichiarato molto soddisfatto ed abbastanza soddisfatto per i diversi aspetti del ricovero, relativi all’anno 2019 (sono disponibili anche gli anni successivi).
Per l’assistenza medica e l’assistenza infermieristica la percentuale di persone di persone che si dichiarano soddisfatte è superiore al 90% , mentre per il vitto è di poco al di sopra del 70%: in ospedale si mangia male.. Non esaltante il giudizio sui servizi igienici che si fermano a poco più dell’80%. Gli ultrasessantacinquenni si caratterizzano per un giudizio inferiore seppur di poco su tutti gli aspetti del ricovero
ISTAT Giudizio di molto e abbastanza soddisfatto per cento persone ricoverate di oltre 6 anni e 65 e più e per sesso – 2019
Esiste una correlazione tra titolo di studio posseduto e soddisfazione per l’assistenza medica: chi ha la licenza elementare si ferma all’88,8% mentre chi ha laurea ed oltre arriva al 96,9%, avendo sicuramente maggiori possibilità di scelta nella struttura di cura. Resta più ridotto il differenziale per l’assistenza infermieristica.
ISTAT Giudizio di molto e abbastanza soddisfatto per cento persone ricoverate di oltre 6 anni e più per titolo di studio – 2019
Nella lettura dei dati a scala regionale sono considerati i ricoverati da 0 anni: questo a livello nazionale implica una riduzione della percentuale di soddisfazione per tutte le dimensioni del ricovero, ad esempio per l’assistenza medica scende da 91,6% a 87,6% perché nella fascia 0-14 anni questa percentuale si ferma sotto il 60%, segnalando sia le difficoltà delle strutture per punti nascita e reparti pediatrici chiusi in conseguenza del drastico calo delle nascite sia la naturale apprensione dei genitori per i loro figli piccoli.
Per l’assistenza medica a livello generale il dato più alto si ha in Toscana (92,1%) e Lazio (90,8%) mentre i valori più bassi si hanno, a sorpresa, in Emilia-Romagna (83,4%) e Campania (86,0%) che è di poco più in basso della Puglia (86,2%).
Per l’assistenza infermieristica l’intervallo di oscillazione è compreso tra il 92,7% del Veneto e l’81,9% della Campania. Per il vitto c’è in vetta alla classifica dei giudizi positivi l’Emilia-Romagna (80,3%) che precede di poco il Veneto (79,8%) con i valori più bassi in Campania (59,3%) e Puglia (62,0%).
Per le condizioni dei servizi igienici il Veneto si colloca ancora in cima alla graduatori con il 91,1% mentre assai in basso si trovano entrambe le regioni del meridione, la Campania con il 61,8%) e la Puglia con il 71,9% di ricoverati che si dichiarano soddisfatti.
ISTAT Giudizio di molto e abbastanza soddisfatto per cento persone ricoverate Da 0 anni per regione
Sergio
lavoro di particolare interesse che necessita di approfondimento .