Il piccolo Churchill ha occupato per l’ennesima volta le tv nazionali. Quaranta minuti. Doveva informare sulla “fase 2”. Ma tutto ha detto fuorché le cose più importanti, e cioè come verranno individuati i positivi asintomatici, come verranno “tracciati” i contatti, come verranno fatti i test sierologici, come verrà organizzato il trasporto pubblico. Non un solo accenno insomma a quelli che sono oggi i compiti di governo e regioni. Piuttosto, ha ribadito che le aule -caso pressoché unico in Europa- restano chiuse. In spregio al ruolo strategico della scuola e alla parità di genere (perché saranno le mamme a dover risolvere l’irrisolvibile problema di tornare al lavoro e accudire i figli piccoli). Aggiungendo en passant che anche il culto pubblico cattolico è vietato. Niente messe, troppo pericolose. Ma soprattutto, voluttuosamente, ha fatto l’elenco di ciò che è “consentito” e di ciò che è vietato. Sì alla pizza da asporto, ma la devi mangiare lontano dalla pizzeria. Sì alla boccata d’aria, ma la devi prendere da solo. Sì alla visita ai familiari, ma non dev’essere un “party” (sic).
A poco a poco, insomma, il professore inventato da Bonafede, l’avvocato del popolo, il camaleonte gialloverde-giallorosso è diventato la realizzazione in carne e ossa del Grande Fratello. Quante volte Orwell è stato evocato nel dibattito politico, al tempo di Craxi e poi di Berlusconi e poi di Renzi e poi di Salvini? Ebbene è arrivato. È Conte. Chi l’avrebbe mai detto. Ieri Conte ha prescritto cosa il governo “consente” o “non consente” non soltanto negli spazi pubblici, ma all’interno delle mura domestiche. Una cena con i nonni sì, con un paio di amici no. Una visita alla mamma sì, alla fidanzata no. Quattro chiacchiere in famiglia, ma con la mascherina. Una bicchierata, ma che non sia “un assembramento”. Facendo intendere che esiste già l’Occhio capace di scrutare nei luoghi più riposti della nostra quotidianità, di controllare i comportamenti più intimi, di sanzionare quel che facciamo all’interno delle mura domestiche.
Un’invasione della sfera privata che, se non fosse velleitaria, sarebbe terrorizzante. Del resto, il M5s, quello che fu il partito del premier prima che il premier diventasse il pupillo della sinistra, è il grande amico della Cina. E in Cina, si sa, ti vengono a bastonare dentro casa se non rispetti le regole
(questo articolo con il consenso dell’autore è stato ripreso dal sito https://www.ragionepolitica.it)
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