L’ex ministro Carlo Calenda sarà a Pistoia, venerdì 15 marzo dalle ore 21:00. Arriverà in un luogo simbolo della cultura: il complesso monumentale del Tau, che ospita il Museo Marino Marini, per affrontare un tema caldissimo: “Diamo una scossa all’Europa. Come?”. L’appuntamento, promosso dai giovani democratici, è in Corso Silvano Fedi, 30, nel cuore della città. L’iniziativa, si articolerà sulla base delle domande che studenti e giovani pistoiesi, rivolgeranno all’ex Ministro per lo Sviluppo Economico dei Governi Renzi e Gentiloni. Per una curiosa coincidenza, la visita di Calenda a Pistoia avviene ad un anno quasi esatto (si era nel febbraio 2018) da quando, come Ministro, siglò una intesa di notevole valore dal punto di vista dei posti di lavoro generati, con Hitachi Rail Spa. Si tratta di investimenti in ricerca e sviluppo nel triennio 2018-2020, per un totale di 12,6 milioni di euro finalizzati ad implementare il processo di trasformazione digitale degli stabilimenti di Pistoia, attraverso l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature al fine di realizzare innovazioni nella piattaforma dei treni regionali, sia ad uno che a due piani, una piattaforma innovativa per i tram, un treno metropolitano con la cassa in acciaio: un programma capace di generare in Italia occupazione diretta per 409 unità.
La visita di Calenda nella Città di Cino, avviene a circa un mese da quella di Matteo Renzi, che Sabato 23 febbraio presso un gremito Dopolavoro Ferroviario, presentò il suo libro “Un’altra strada”. Concomitanze forse casuali, ma che denotano vitalità in quella che Dante Alighieri definì la città dei crucci e portò D’Annunzio ad inserirla tra quelle del silenzio.
Carlo Calenda è salito prepotentemente agli onori della cronaca politica lo scorso gennaio, allorché annunciò il varo del Manifesto per la costituzione di un fronte, lanciato insieme a 100 esponenti della politica locale e della società civile, secondo il quale: “L’Italia e l’Europa sono più forti di chi le vuole deboli”. Tale manifesto si pone l’obiettivo “della costituzione di una lista unica delle forze civiche e politiche europeiste alle prossime elezioni europee”.
Dopo un inizio incoraggiante, si sono registrati riposizionamenti da parte delle forze politiche di riferimento, ma non è escluso che possa comunque restare importante nel dibattito politico fino all’imminenza del voto. Al momento del lancio dell’iniziativa, Calenda ebbe a dire: “Il Manifesto è stato già firmato da presidenti di Regione, sindaci, personalità della società civile (medici, scienziati, imprenditori, operai, mondo dell’associazionismo). Se lo condividete sottoscrivetelo (il vostro nome rimarrà riservato) e fatelo circolare”. Calenda si é iscritto al Pd dopo la sconfitta alle elezioni del 4 marzo di un anno fa.
Bernard Dika, millennial (ovvero, un giovane nato a cavallo del millennio) pistoiese, tra i promotori della visita di Calenda a Pistoia, ci spiega il senso dell’iniziativa.
Perché gli studenti democratici hanno scelto proprio Calenda?
“Calenda – sostiene Dika – è stato ambasciatore italiano presso l’Unione Europea, ma soprattutto abbiamo pensato a lui perché è una figura che, pur essendo europeista, riesce ad abbracciare anche cittadini non impegnati nel Partito Democratico. Secondo noi, un partito come il Pd, deve saper parlare a quella parte del popolo che non ha tessere di partito, ma che sta dalla parte dell’Europa, certamente diversa da quella che conosciamo”.
E perché proprio a Pistoia?
“Vogliamo riavvicinare l’opinione pubblica al tema dell’Europa, di cui si parla poco e male. Sin dalle comunità, sin dal basso, vogliamo discutere di una Europa che fin dal prossimo mandato rimetta al centro la persona e non tanto il mercato o la moneta unica. E questo lo possiamo fare confrontandosi, dando ai giovani la possibilità di occuparsi di questo tema. Il giovane, in genere, dà per scontato che i valori, come la stessa Europa, ma anche ben più alti come la libertà siano acquisiti per sempre. L’obiettivo di questa iniziativa è far capire ai ragazzi che questo esperimento riuscito, l’Europa Unita, ha garantito settanta anni di Pace. Ciò è però un punto di partenza perché ci sono tante cose da correggere. Ma non possiamo restare fuori dal nostro destino, dato che si è visto cosa significhi, per esempio, con la Brexit. L’Europa deve essere una opportunità soprattutto per le nuove generazioni e non un problema”.
Si può essere patriottici e europeisti insieme?
“Secondo me, assolutamente sì. Sarà comunque una domanda alla quale chiedere una risposta proprio a Carlo Calenda”.
Un appuntamento pensato dai giovani, ma rivolto a persone di tutte le età e, in ogni caso, questo incontro con Carlo Calenda e un’occasione per riflettere e farsi una opinione su un tema vivo, dato che tra poco saremo chiamati tutti ad esprimere un voto alle elezioni europee.
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