Dopo l’incontro Meloni-Vox, scrive Francesco Cundari sull’Inkiesta che noi italiani rifiutiamo di vedere i pericoli che abbiamo in casa. Parla cioè di quella tentazione che l’Economist chiama ‘impulso autoritario’ e che potrebbe spingere le destre a non accontentarsi del potere legittimo conquistato, ma a cercarne quote supplementari modificando gli equilibri costituzionali.
Musica per le orecchie di Repubblica. L’house organ del fascismo-antifascista non ha dubbi. L’impulso autoritario, sentenzia l’ex direttore Ezio Mauro, “sta già avvenendo, mimetizzato dentro una lunga messa cantata che accompagna l’incedere della destra e lo circonda con una costante riduzione di senso, un’indifferenza di significato, un minimalismo di Stato, una spoliazione concettuale dei termini usati per definire la realtà, in modo che i comportamenti non abbiano la forza di interpellare i loro protagonisti, mentre nel senso comune si alza ogni giorno la soglia di ciò che è compatibile e si abbassa il limite dell’inaccettabile”.
Mi capitasse di vedere Mauro, quanto meno gli chiederei di spiegare in qualche forma meno concettuale i suoi giudizi così vaghi. Ovvero: “Che significano, in concreto, costante riduzione di senso, indifferenza di significato, minimalismo di Stato?”.
Ma pur ammettendo che abbiano una base solida, potrei perfino essere d’accordo purché, come Cundari ricorda, si dicesse chiaro anche quale parte di responsabilità ha la sinistra, in particolare intellettuali e stampa cosiddetta progressista (Repubblica), complice senza senso né significato non solo dell’avanzata del populismo grillino, ma della stessa squinternata stagione delle Sardine che ha poi partorito Elly Schlein alla testa del maggior partito di opposizione.
Ok, diciamo pure che sul governo Meloni grava il sospetto tentazioni autoritarie. Ma sul conto della sinistra di cosa possiamo parlare se non di certezze assolute? La paranoia autoritaria che oggi inquina la vita sociale è interamente incubata e partorita dalla cultura di sinistra, che ha scatenato da anni una caccia alle streghe rabbiosa e violenta. Condanniamo l’Iran, ma la nostra polizia morale non è troppo diversa. Difatti tormenta, accusa, condanna ed esilia in nome di un autoritarismo attivo e concreto: politicamente corretto, cancel culture, woke, femminismo tossico, intersezionalità, gender.
Esistono ormai intere biblioteche che analizzano questi fenomeni. In comune hanno non i diritti, ma le pretese, non la giustizia sociale, ma l’affermazione egoistica dei singoli e la negazione armata del dissenso. Un’ideologia totalitaria che combatte la libertà d’espressione manu militari. “Non si può più dire nulla” è il refrain del discorso privato e pubblico dei nostri giorni.
Le mode passano, ma intanto le ideologie possono fare danni irreversibili. Il capitolo gender lo dimostra. Fino a qualche anno fa si nasceva maschi o femmine, i primi con cromosomi XY, altrimenti XX. La differenza sessuale e biologica reale, per cui solo le donne possono dare alla luce un bambino, era naturale e scontata. Ecco invece la teoria gender, del sesso percepito diverso da quello biologico. Donna, uomo, ma anche altro non si nasce più,” si diventa.
Lo dice la scienza? Macché. Siamo alle fantasie cervellotiche, alla teoria antiscientifica che egemonizza la scienza come il sistema tolemaico ai tempi di Galileo. Oggi si mette in discussione non solo l’esistenza dei due sessi, ma l’intera cultura occidentale. Il gender si fa largo nell’accademia e nelle scuole, invade cultura e sistema economico. Col terrore. Chi dissente è punito, licenziato, demonizzato, perseguitato, travolto da una forma di neo-inquisizione, minacciato di morte. E’ capitato, tra tanti, anche a Joanne Rowling, l’autrice di Harry Potter. Il risultato è che migliaia di giovani si sottopongono a trattamenti medicinali e chirurgici dai quali non si torna indietro.
Mentre la sinistra è ossessionata da un fascismo inesistente, fa da balia a questo nuovo totalitarismo, alla dittatura del pensiero unico che mina i fondamenti della nostra civiltà. Non potendo più dire neppure che esistono maschi e femmine, franano le basi del mondo che fin qui abbiamo conosciuto. Perciò si diventa capaci di credere a tutto. Mentre a Roma si chiacchiera, Sagunto viene espugnata. D’altra parte, era proprio del sesso degli angeli che discutevano i dotti di Costantinopoli mentre la città cadeva sotto le scimitarre dei turchi.
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