Cala lo spread
Lo spread cala nonostante mini-bot e Italexit. Le cause: l’inflazione in calo a livello internazionale e gli acquisti di titoli governativi grazie ai rendimenti molto superiori rispetto ai nostri competitor.
Lo spread cala nonostante mini-bot e Italexit. Le cause: l’inflazione in calo a livello internazionale e gli acquisti di titoli governativi grazie ai rendimenti molto superiori rispetto ai nostri competitor.
Il debito pubblico italiano è poco più della metà della ricchezza detenuta dagli italiani che non si fidano delle possibilità di investimento presenti sul mercato. Eppure tenere tanta liquidità nei conti è un vero non-senso.
È ormai il tema che rimbalza da telegiornale a telegiornale, da ufficio a ufficio, da spiaggia a spiaggia (per i pochi fortunati già sotto l’ombrellone): in assenza di campionati o olimpiadi da seguire, il tifo italico si sposta sui Mini-Bot. Chi li sostiene, chi li ripudia, ma al di là delle simpatie politiche, (dove lo schieramento …
Nebbia a Londra, agitazione a New York e foschia a Pechino. Quanto mai incerto il quadro politico a livello mondiale. Una situazione che non è favorevole allo sviluppo. Il mercato cresce negli scambi collettivi e nella reciproca fiducia di arricchimento globale.
L’Italia non è un’isola. La guerra economica fra USA e Cina ha ripercussioni anche per noi. I rendimenti dei titoli di Stato salgono e questo è un danno. Serve un corso di economia per i nostri governanti.
Il Tocco di Alviero
In un anno lo spread è più che raddoppiato. Da 115 punti base di aprile 2018 è arrivato a 290 circa della settimana scorsa ora. A dire il vero, alcune affermazioni di presunta rottura con Bruxelles non aiutano di certo una auspicata discesa, anzi..
Il peso dell'Italia in Europa è molto scarso. La continua tensione politica lo farà diminuire ancora e farà aumentare le critiche verso Bruxelles, con conseguenze negative sui conti pubblici.
Parabola calcistica di Alviero per descrivere la situazione economica internazionale. Il ruolo, sempre centrale, delle riserve auree.
Come nel celebre gioco elettronico il protagonista deve continuamente saltare per non cadere nei burroni, così la BCE, con gli strumenti a disposizione, deve evitare che l'Europa cada nei precipizi della recessione.
Contrariamente a tutte le previsioni il primo trimestre 2019, per la Borsa, è stato straordinario. Ma per favore non ditelo al governo. Non è necessario commentare sempre e tutto sui social.
E così anche l’Ocse ci ha tirato le orecchie. Più che una tirata d’orecchie una bocciatura tutto tondo sulla nostra politica economica. Accompagnata da numeri che fanno un po’ paura se si verificheranno: PIL a -0,2% nel 2019 (ergo recessione) e un modesto +0,5% nel 2020.Rapporto deficit/PIL al 134% nel 2019 e 135% nel 2020. …
Corsi e ricorsi storici. Siamo nel 2019 e un altro isolamento sembra avvicinarsi con passo imperioso alla Gran Bretagna, ma dell’aurea splendente di sue secoli prima si è persa traccia, anzi, sembra più una grande ombra nera che offuscherà i resti di quel che fu un Impero e ancora peggio, sembra pronta a propagarsi per …
Si avvicina la primavera, le giornate si allungano e il clima più favorevole attira moltitudini di turisti pronti a perdersi nelle nostre valli dei sapori, nel profumo ambrato dei nostri vini sinceri e per le piazze medioevali delle nostre città d’arte. Ma a giudicare dall’andamento delle nostre ultime emissioni targate “Made in Italy” il flusso …