Il “fenomeno” Zaia
Per non morire leghisti le domande da farsi sono anche quelle relative a come contrapporsi alle défaillance di Zaia. Molta concretezza e chiarezza nelle proposte e credibilità. Una proposta “controcorrente”.
Per non morire leghisti le domande da farsi sono anche quelle relative a come contrapporsi alle défaillance di Zaia. Molta concretezza e chiarezza nelle proposte e credibilità. Una proposta “controcorrente”.
E' indispensabile ripensare l'intero centrosinistra. Deve nascere un soggetto a vocazione maggioritaria in cui ci si possa confrontare in piena libertà. Un partito di ispirazione socialdemocratica, liberal riformista, progressista, ambientalista, sul modello della SPD ultima maniera. O del Partito Democratico USA.
Spettacolo avvilente il faccia a faccia televisivo fra Trump e Biden. È il segno, valido per tanti Paesi, che la storia dell’umanità non è un progresso continuo. E ne risentono anche i valori democratici.
I banchi erano la vera emergenza della scuola italiana? Forse era meglio se nei sei mesi nei quali la scuola italiana è rimasta chiusa si metteva un punto un progetto di scuola e di formazione valido per i prossimi vent’anni, e valido per tutte le maggioranze politiche presenti e future.
Luciano Pallini intervista Elsa Fornero. Una panoramica a 360 gradi su welfare, situazione economica, sistema pensionistico e mercato del lavoro. Un intervento chiaro, serio ed approfondito, che mette in luce le reali esigenze del Paese.
Reduce da un periodo di sostanziale stagnazione la Toscana non può più limitarsi ad una buona gestione ordinaria dell’esistente. Le prossime elezioni regionali saranno uno snodo importante. “SoloRiformisti” si confronta a Pistoia, al circolo Lo Sperone con i candidati del centrosinistra.
Non solo politica, non solo economia. Il Paese sta attraversando, in tutti i settori, una crisi profonda dalla quale non si vede via d’uscita. Serve una svolta di autorevolezza. Ci vuole qualcuno che punti a ricreare un tessuto di “concordia nazionale” puntando sui valori più profondi del popolo italiano.
C’è da chiedersi dove erano il Pd e il Presidente della Repubblica, quando hanno visto, in un decreto legge sul covid-19, una misura come quella sui servizi segreti, che doveva essere oggetto di una legge ordinaria del Parlamento italiano.
La guerra all’élite di oggi e, quindi, a qualsiasi forma di merito, competenza e impegno sta giustificando un nuovo regime consociativo (Movimento 5 Stelle e PD), gestito dalla nuova élite assistenzialista e opportunista che non sappiamo se annienterà se stessa, ma sicuramente sta schiantando il nostro Paese.
I giovani italiani escono di casa ad un'età (30,1) più vicina ai maltesi (30,7) che non ai francesi e tedeschi (23,7) o agli inglesi (24,7). È un evidente segno del fallimento delle politiche familiari e per i giovani del nostro paese.
Oggi, per un giovane è facile cedere alle lusinghe di un luogo in altre parti del mondo, con maggiori possibilità di lavoro, costi inferiori, più servizi e meno scomodità. Bisogna invertire la tendenza e riuscire a trattenere i ragazzi che già abitano la città per dare un futuro a loro e ad essa.
“Non si può essere ricchi e ignoranti per più di due generazioni” disse Prodi, da professore, una trentina di anni fa. E così un nostro lettore di Verona ha scelto di impegnarsi in politica per rendere migliore il futuro del Paese. Un esempio da seguire visto l'attuale livello della classe politica.
Il divertente ma affettuoso addio al vecchio PCI di Arturo Cioffi, storico militante ed oggi Candidato a Verona alle Regionali Venete con Italia Viva, nella lista DANIELA SBROLLINI PRESIDENTE