Il valzer dei colori
Giorni e giorni di discussioni. Finalmente sembra arrivata la decisione sul Natale. Ma già si ipotizzano le eccezioni. I provvedimenti si affastellano gli uni sugli altri e la confusione regna sovrana.
Giorni e giorni di discussioni. Finalmente sembra arrivata la decisione sul Natale. Ma già si ipotizzano le eccezioni. I provvedimenti si affastellano gli uni sugli altri e la confusione regna sovrana.
Quatti, quatti, si son rifatti l’IRI, la Cassa per il Mezzogiorno e anche la Gepi. Tutte scelte portate avanti senza nessuna decisione del Parlamento. E naturalmente aumentano a dismisura i posti a disposizione degli amici degli amici delle varie correnti di potere.
Merito e talento non sono di casa nella PA italiana. Prevale un legame patologico fra politica e amministrazione. È indispensabile far rinascere quel Civil Servant che non serva il politicante di turno ma metta le sue capacità al servizio della collettività.
Su IMF Blog del 19 novembre 2020 Peter Breuer e Charles Cohen, della Divisione dei mercati dei capitali di debito, hanno affrontato il tema del debito pubblico con particolare riferimento ai paesi a basso reddito ed ai mercati emergenti.Sono come di rito opinioni degli autori che con impegnano il Fondo Monetario internazionale ma è sembrato utile offrire la traduzione di un ampio estratto dell’articolo (traduzione a cura di Luciano Pallini).
Superata, come avevamo previsto, la falsa tempesta sul MES, grazie ad una mozione scritta in modo da accontentare tutti. Ora il Governo litiga su chi dovrà spendere i soldi europei. Silenzio assoluto invece sul come quei soldi andranno spesi.
Con la vicenda del MES Conte si è preso il Movimento. Una svolta che riporta i 5 Stelle al centro dello scacchiere politico. Alessandro Di Battista tace e Salvini prenota un posto nel Conte-ter.
Salvo imprevisti sempre possibili, la riforma del MES sarà ratificata. I grillini sono pronti ad ingollare tutto pur di non perdere le poltrone. La vicenda dimostra comunque la pochezza di tutta la nostra classe politica e questo rende precario il futuro del Paese.
Il Governo sta navigando a vista, come ha fatto dal primo giorno. Purtroppo a gennaio il numero di persone contagiose sarà ancora troppo alto. Si dovrebbe fare oggi quello che si doveva fare ieri sui terreni chiave: tamponi, tracciamento, medicina territoriale, trasporti.
Assegnato a un maestro indiano il Nobel per gli insegnati. Quando anche in Italia si premieranno gli insegnanti migliori vorrà dire che la scuola sarà tornata ad essere veramente importante.
L’8 dicembre del 1980 moriva John Lennon, ucciso da uno squilibrato. Quella notte – che fu la notte in cui morirono i Beatles – fu anche la notte, come pochi giorni dopo titolò il Times in copertina, in cui morì la musica.
Siamo condizionati dalla dimensione destra-sinistra, che è il binomio da tempo imperante, e allora è opportuno affiancare a questa dimensione altri binomi, espressioni di altre dialettiche con cui dobbiamo fare i conti.
Lo spartiacque aperturisti/sovranisti incrocia quello destra/sinistra. Il partito del multilateralismo globale e dell’integrazione UE, per tagliare l’erba sotto i piedi al populismo, deve riconciliare con questa idea-forza i ceti più deboli.
La sinistra tradizionale è imprigionata in un assioma economicista: quel che conta soprattutto oggi, per tutti, è una maggiore eguaglianza economica. Nella realtà però i perdenti sociali non la pensano così e questa discordanza porta la sinistra verso sonore sconfitte elettorali.