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I governi precari e deboli non sono neutri. Sono la condizione ideale perché ne traggano vantaggio i potentati economici. E basti riflettere sul grande impegno profuso da molti media per alimentare e orientare le tensioni.
I governi precari e deboli non sono neutri. Sono la condizione ideale perché ne traggano vantaggio i potentati economici. E basti riflettere sul grande impegno profuso da molti media per alimentare e orientare le tensioni.
Le scelte di Livorno ispirate a trasparenza, coinvolgimento, partecipazione. Luciano Pallini ha intervistato l’Arch. Silvia Viviani, Assessore all'Urbanistica del comune di Livorno, già Presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica.
E’ sbagliata l’immagine di un Mezzogiorno arretrato in confronto a un Nord progredito e innovativo. Il declino ha investito tutto il Paese. Si devono fare le riforme e rendere sistemica la crescita meridionale. Luciano Pallini ne parla con il Prof. Lepore.
Ora o mai più. Ecco perché giovani e lavoro sono una priorità assoluta dell’agenda Draghi. Tre possibili linee d’azione: fiscalità di vantaggio per gli under 35, più formazione e più sicurezza sul piano economico-sociale.
Il dramma odierno, in cui un nuovo e severo lockdown appare a molti come l’unica misura praticabile, è il frutto amaro del debito sanitario accumulato in mesi e mesi di omissioni e atti mancati. L’alternativa è che il governo Draghi faccia oggi quello che non si è fatto ieri.
L’intervento della senatrice a vita Elena Cattaneo nel dibattito sulla fiducia a Draghi al Senato. L’importanza della ricerca per i giovani, la scuola e il futuro dell’Italia.
Riprendiamo e pubblichiamo questo comunicato dell’Istituto Bruno Leoni. La priorità del governo Draghi è l'organizzazione di una campagna vaccinale rapida ed efficace, che consenta di tornare a vivere una vita normale, anche dal punto di vista lavorativo.
Negli ultimi 30 anni il mondo ha subito cambiamenti profondi. Oggi, anche a seguito della pandemia, si aprono nuove sfide alle quali occorre trovare risposte. Il libro che presentiamo cerca di capire se, a fronte dei tanti cambiamenti avvenuti, sia ancora possibile tracciare mappe concettuali, storiche e culturali, grazie alle quali orientarsi
Il sostegno di M5S e Lega al Governo europeista di Mario Draghi è il segno di una crisi evidente del sovranismo, cui hanno contribuito quattro mutamenti epocali dell’ultimo quadriennio; ma non è una crisi irreversibile
Dopo la squadra di governo ora l’attesa è per il programma di Draghi. Riprendiamo, sulle idee del Premier, un’intervista, fatta l'aprile scorso, di Luciano Pallini al Prof. Petretto che ci ha inviato un suo breve commento di aggiornamento che pubblichiamo in calce all’articolo.
Si tarda a capire quale devastazione il Movimento abbia prodotto nella cultura politica. Chi sa, forse il governo Draghi, con le cose che farà, proprio con la cultura che metterà in campo, ci aiuterà a liberarci da questo cancro che in questi anni sta divorando lo spirito pubblico.
È bastata una mossa molto semplice e del tutto prevedibile di Salvini e della Lega per mandare in confusione un partito che è sempre stato sul “mai”: mai 5S, mai Lega. E se i “sovranisti” cambiano posizione, per il PD non è una vittoria degli europeisti.
In nome della scelta strategica di allearsi con il M5S il Pd è pronto a candidare Conte nel seggio vacante di Siena. Dalla Toscana un primo stop ma la partita è ancora aperta. La classe dirigente del PD toscano sconta la sua debolezza, nonostante i voti.