L’Europa di Ursula
Discorso fortemente europeista della neo presidente della Commissione europea. Multilateralismo, commercio libero ed equilibrato, difesa delle regole. Le sfide di oggi opportunità di domani.
Discorso fortemente europeista della neo presidente della Commissione europea. Multilateralismo, commercio libero ed equilibrato, difesa delle regole. Le sfide di oggi opportunità di domani.
Nonostante il successo alle europee e i sondaggi favorevoli, il leader della Lega è sulla graticola. Senza un colpo di coda che lo faccia uscire dall’angolo potrebbe essere iniziata la fase discendente.
Altro che Craxi, Berlusconi e Renzi. Un passo dopo l’altro il governo gialloverde sta stravolgendo la Costituzione. L’obiettivo, dichiarato, è quello di sostituire la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta di marca populista.
Mattarella punta alla stabilità e cerca di evitare le elezioni anticipate. Ma i partiti sono in forte fibrillazione e sotto, sotto si lavora a nuove alleanze, anche le più apparentemente improbabili.
Da Pagine ebraiche – Moked riprendiamo una recensione del Prof. Valentio Baldacci sul volume “Craxi, le riforme, la governabilità 1976 – 1993” edito da Lucia Pugliese Editore – Il Pozzo di Micene, per iniziativa della Fondazione “F. Turati”.
Con l’aiuto di Mattarella il governo ha evitato la procedura d’infrazione. Ora si apre la partita per la sostituzione della Lagarde al FMI. La possibile candidatura di Draghi.
Tre i temi principali da affrontare in tema di immigrazione. Il controllo dei confini, l’ordinata gestione delle presenze, compresi i rimpatri, e la gestione delle differenze culturali.
Il problema dell’immigrazione va riportato su un piano più pragmatico. Non bisogna dimenticare il Diritto Internazionale ma nemmeno le possibili conseguenze di un precedente come quello di cui si parla.
Stretta fra un populismo movimentista e una sinistra che guarda al passato l’Italia non va da nessuna parte. Sempre più forte l’esigenza di un’ offerta politica diversa che sappia misurarsi con i mega trend di oggi.
Vogliamo un’Italia laica, riformista, liberaldemocratica, saldamente inserita in Europa. Per questo abbiamo bisogno della partecipazione, la più attiva possibile, dei non pochi lettori che ci seguono.
A livello europeo la concertazione della politica di bilancio è ormai necessaria per completare la politica monetaria. Ma a questa decisiva battaglia l’Italia, per sua colpa, avrà pochi titoli per partecipare.
Il caso Lotti-Palamara è la spia di un sistema malato che va rinnovato. Piaccia o non piaccia il problema è quello delle riforme istituzionali non fatte. Gli sconfitti del referendum, PD in testa, non osano nemmeno parlarne ma è da qui che bisogna ripartire.
Il piano di Berlusconi per usare Toti contro Salvini. Il Governatore della Liguria e la Carfagna, con due linee politiche diverse, sono due nuclei aggregatori pronti, uniti o distinti, a giocare su tutti i tavoli.