Berlusconi era un bambino
PD e Verdi e Sinistra Italiana trovano l’accordo su cose non al centro dell’intesa raggiunta con Azione. Così due alleanze diverse su cose diverse. Roba che fa impallidire l’ingenuità del Berlusconi del 1994.
PD e Verdi e Sinistra Italiana trovano l’accordo su cose non al centro dell’intesa raggiunta con Azione. Così due alleanze diverse su cose diverse. Roba che fa impallidire l’ingenuità del Berlusconi del 1994.
Iniziativa di SoloRiformisti: l’analisi dei programmi elettorali. Cominciamo dal centrodestra: per quello che ad oggi si può leggere il Programma non ha nulla di sconvolgente. Un po' “allegro” in termini di spesa pubblica e in particolare in tema di tasse e pensioni. Ma lì saranno i “duri conti” a correggere le scelte.
Pubblichiamo, con il permesso degli autori, l’intervista che Giancarlo Capozzoli ha fatto al prof. Mayer sulle ragioni per le quali scegliere la Bonino. L’articolo è apparso sul blog de “L’espresso”.
Non è vero che la scelta di Calenda affossa il “terzo polo”. Chi non vuole votare “turandosi il naso”, ma anche chiudendosi gli occhi, un’alternativa ce l’ha. Dipende solo da come si vota.
Via Draghi torna per il PD, ancestrale come il richiamo della foresta, il richiamo del Fisco. La proposta di una dote ai 18enni ha la stessa natura del Reddito di Cittadinanza: anziché lavoro si elargisce possibilità di spendere.
Meglio sarebbe stato che prima di cercare e trovare l’accordo con Letta, Calenda e Bonino ne avessero sottoscritto un altro con tutto lo sperduto mondo della cultura politica e della tradizione laica, liberale e riformista.
La sinistracentro o il centrosinistra o l'Ulivo o il campo largo, che sono tutti sinonimi, termini equivalenti per significare che niente è cambiato in Italia: perché le ammucchiate pre-elettorali per sconfiggere la Destra neofascista ( o viceversa la Sinistra marxista) ci riportano indietro di trent'anni.
Accordo fatto fra Pd e Azione/+Europa. Calenda porta a casa una montagna di posti nei collegi uninominali. Di seguito il testo dell’accordo sottoscritto.
La scelta di Calenda e Bonino affossa la possibilità di un terzo polo che non si limiti a fare testimonianza. L’agenda Draghi è ormai carta straccia. Si torna indietro di trent’anni. Stesse proposte, stessi personaggi, stessa fuga dalla realtà.
Ci rivolgiamo a tutti coloro che credono in un’Italia moderna e riformista. Facciamo crescere dal basso la richiesta di un cambiamento reale. Creiamo una rete sul territorio per portare avanti idee, contenuti e proposte al passo con i tempi.
Il rischio del PD è di rifugiarsi in una pratica neofrontista: una raccolta sotto unica sigla, «Democratici e Progressisti» per esempio, di posizioni differenziate al punto da render poco decifrabile la via. Articolo ripreso, con il consenso dell’autore, dal Corriere Fiorentino del 30 luglio.
Verba volant, scripta manent, dicevano i latini. Matteo Salvini continua a definire fake news le notizie di suoi contatti con Mosca in merito alla situazione italiana. Eppure il suo partito ha firmato con Russia Unita, un accordo quinquennale per uno “scambio di informazioni sui temi di attualità” fra i due Paesi.
Draghi sfiduciato con due fiducie, Grillo affossa il cerchio magico di Conte e Fedriga apre sull’agenda Draghi appena affossata: il bello ha ancora, tutto, da venire.