LA MALATTIA
La sinistra prova a costruire un’alternativa che si candidi al governo del Paese ma il progetto non si fonda su un programma, ha come unico collante la guerra alla destra.
Pubblicato su “nagorà” laboratorio di idee.
La sinistra prova a costruire un’alternativa che si candidi al governo del Paese ma il progetto non si fonda su un programma, ha come unico collante la guerra alla destra.
Pubblicato su “nagorà” laboratorio di idee.
Lo scorso mese LUMINOSI GIORNI ha ospitato a stretto giro tre pregevoli interventi sullo stesso tema, ovvero come dare rappresentanza politica alla quota parte di elettorato riformista e liberal-democratico dopo il naufragio della prospettiva di fusione tra Azione e Italia Viva. In ordine cronologico di pubblicazione sono: Del centro, dei liberaldemocratici, del centrosinistra (Franco Vianello Moro), Azione. Rassegnarsi al bipolarismo? (Nicolò Rocco) e Il risveglio liberale di Nicolò Compostella. Definiscono tre diverse prospettive, tutte coerenti e legittime, ognuna con punti di forza e punti di debolezza.
https://www.luminosigiorni.it/italia/la-triste-parabola-di-renzi/
Angelo Vassallo ha terminato la sua vita, ma non è stato rimosso dalle vicende attuali del Sud, che sembra ascoltare la sua voce. È ora che si chiuda definitivamente una pagina oscura della storia della Repubblica e la giustizia faccia il suo corso, completando l’attività meticolosa di ricerca dei colpevoli.
Fa discutere la scelta di Renzi di schierarsi nel centrosinistra. L’importanza del sistema elettorale. La sfiducia costruttiva e l’esempio spagnolo.
La qualità dei servizi pubblici erogati dallo Stato centrale è quella che è. Tanto peggio le Regioni non potranno fare.
ISTITUTO BRUNO LEONI 5 AGOSTO 2024
Con noioso pragmatismo, il 5 luglio a Londra si è insediato il nuovo governo mentre a Parigi, a un mese dalla proclamazione dei risultati elettorali, ancora non è in carica ed è atteso per la fine dei Giochi olimpici: la Francia ancora garantisce emozioni, mentre è noiosamente ordinaria l’efficienza inglese.
Sono due gli indicatori essenziali per giudicare la salute civile di un paese, il livello del cosiddetto stato di diritto: la libertà di stampa e l'indipendenza della magistratura.
Nell campo largo e giustizialista di Schlein, Conte e Fratoianni è appena arrivato un altro pezzo da novanta: nientepopodimeno che l’ex leader terzopolista, il politico più indagato e perseguitato dai magistrati negli ultimi anni: Matteo Renzi.
Prendere atto della realtà non può essere un punto di arrivo, ma certamente deve rappresentare un punto di partenza a cui guardare con serietà e senza ipocrisie.
Consegnarsi mani e piedi a Schlein segna la fine dell'illusione centrista, proprio mentre Macron cerca di tenerla a galla.
Un corpo elettorale stanco e sfibrato. Spaccato tra chi è interessato alla politica e chi non lo è, con una scarsa fiducia complessiva nelle istituzioni “elettive”
Prospettive politiche aperte dall’intervista di Renzi.Servono volti nuovi, in grado di utilizzare autorevolezza e capacità dimostrate in altri campi, al servizio della costruzione della casa dei riformisti italiani.
Non posso non pensare che chi abbia avuto in questi giorni la sensazione di una vittoria lampo nella scelta divisiva di aver titolato l’aeroporto di Malpensa al Silvio nazionale non abbia fatto un buon servizio alla sua memoria e ai suoi cari.