Quale futuro per il PD/4
Risponde Danny Carella, Presidente della Municipalità del Lido del Comune di Venezia. L’intervista è stata realizzata dalla rivista on line di cultura politica “Luminosi Giorni”, gemellata con la nostra testata.
Risponde Danny Carella, Presidente della Municipalità del Lido del Comune di Venezia. L’intervista è stata realizzata dalla rivista on line di cultura politica “Luminosi Giorni”, gemellata con la nostra testata.
Dopo Vannino Chiti e Stefano Ceccanti interviene Mauro Grassi. Tre strade davanti ad un partito che è essenziale per il futuro della sinistra. Una scelta identitaria, innovare ideologia e gruppi dirigenti, oppure stare fermo. Buon viaggio, PD.
Sinistra pd: la carta Schlein per annientare i centristi interni, fagocitare il M5s e tornare "padroni" della gauche italien
Non solo sul segretario e sulla linea politica nazionale, cosa che è quasi normale. Il fatto è che il PD è diviso su tutto, anche a livello periferico. La Toscana insegna. E questo è un problema per i territori e per i possibili alleati.
La verità è che il mare di denaro ricevuto dal Qatar fa parte di una marea fetida di corruzione che contribuisce a promuovere un grande giuoco strategico, dannoso per tutti, nemico dell’Occidente.
Comunque la si pensi chi si colloca in un’ottica riformista non può disinteressarsi di quanto sta succedendo nel PD. Per questo SoloRiformisti apre un dibattito.
Risponde Vannino Chiti. Nella situazione attuale il PD non può che puntare ad una sinistra plurale che si può riassumere in queste due espressioni: libertà /responsabilità cioè diritti e doveri; uguaglianza che non è omogeneità forzosa ma condizione che permetta a ognuno/ognuna di esprimere le proprie potenzialità. Domande di Mauro Grassi.
Risponde Stefano Ceccanti. La vocazione maggioritaria, che non esclude le alleanze, è essenziale perché senza un partito di questo tipo non c'è un elemento di possibile sintesi che aggreghi anche altri e che possa credibilmente condurre questo campo alla vittoria elettorale. Domande di Mauro Grassi.
Il neoliberismo, dicono i “saggi” chiamati da Enrico Letta al capezzale del Pd, è all’origine di tutti i mali, il motore della diseguaglianza. Parole intellettualmente disoneste.
Rilevare e misurare la fragilità e individuare la presenza di aspetti di pre-fragilità significa offrire risposte più efficaci alla fragilità vera e propria e, in prospettiva, alla disabilità e alla non autosufficienza.
In Commissione Giustizia al Senato il Ministro Nordio ha fatto un lungo ragionamento analizzando tutti i nodi irrisolti della giustizia italiana e indicando le linee programmatiche di riforma che intende perseguire. Musica per le orecchie dei garantisti e dei liberali.
Ai tanti morti che l’Italia ha contato negli anni e conta tutt’oggi per effetto di alluvioni, frane e smottamenti, ai tanti cittadini danneggiati nel patrimonio e negli affetti va detto che è possibile agire diversamente.
In Italia di cattolici in politica sono esistiti ed esistono tanti tipi. Molti di questi il Pci-Pd li ha incontrati e li ha anche assorbiti e promossi. Ma non Sturzo ed il suo popolarismo.