Si sta scoprendo l’acqua calda. Le varie correnti della magistratura si “danno da fare” per mettere i loro uomini nei posti chiave. Qualche volta anche con qualche “aiutino” che va oltre il lecito. Giornali, politici e magistrati, come cantava De Andrè, s’indignano, si impegnano e si apprestano a gettare la spugna con gran dignità. Ma almeno parlano.
Solo il Ministro della Giustizia tace. C’è da comprenderlo. Non sa cosa dire, è spiazzato. Forcaiolo va bene, ma mica con i magistrati.
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