Il pacifista pétainista
La posizione pacifista nei confronti della guerra in Ucraina, dovuta a un’aggressione russa (cosa molto diversa dal rapporto Francia-Germania nel 1939), ricorda molto gli argomenti di Pétain.
La posizione pacifista nei confronti della guerra in Ucraina, dovuta a un’aggressione russa (cosa molto diversa dal rapporto Francia-Germania nel 1939), ricorda molto gli argomenti di Pétain.
Il gioco letale fra Russia e Occidente. Il desiderio giustissimo di evitare un Olocausto nucleare renderebbe di fatto Putin invincibile. Col ricatto atomico, potrebbe prendersi tutto ciò che vuole.
L’astensionismo è un segno di crisi della democrazia, ma non perché un’aristocrazia politica si sia separata dal popolo. È che la maggior parte delle persone, anche laureate, vedono tutto dal punto di vista del proprio particulare.
Molti dicono che dobbiamo aspettarci uno scontro militare cino-americano per Taiwan. E che in questo caso la Cina sicuramente prevarrà. Del resto si dà per scontato il fatto che la Cina supererà l’America, e l’”Occidente” in generale, nel prossimo futuro. (Scrivo “Occidente” tra virgolette perché vi includiamo paesi orientali, come Israele, Giappone, Corea del Sud, …
Pubblichiamo un articolo del prof. Sergio Benvenuto che uscirà sulla rivista Lettre International di Berlino. Gli italiani sono delusi da chiunque governi, sia esso di sinistra o di destra o populista. E’ il segnale della crisi della democrazia.
Mi annovero tra le persone pacifiche, ma non mi illudo: come Freud, penso che la guerra sia inestirpabile dalle possibilità sempre concretizzabili di Homo Sapiens. Non è sempre una necessità, ma non è una possibilità che si possa rendere impossibile.
L’Occidente non ha reagito di fronte all’annessione della Crimea e ai tentativi di annessione russi delle repubbliche secessioniste del Donbass perché è animato da due principi contrastanti. Uno è il principio dell’auto-determinazione dei popoli, l’altro è quello del mantenimento dell’integrità degli stati.
Il fatto che milioni di ucraini non vogliano affatto essere inghiottiti nella Russia di Putin, che vogliano continuare a vivere come hanno vissuto in questi anni, per la sinistra è del tutto irrilevante: per loro è solo la guerra tra la NATO e la Russia.
Un diario riflessivo sul conflitto. Spunti, pensieri e idee su un conflitto che probabilmente cambierà il corso della storia. Con qualche considerazione che in pochi hanno il coraggio di fare.
Il pacifismo ad oltranza nasconde di fatto la simpatia per Putin. Lo vediamo in tante persone di estrema sinistra e di estrema destra. L’odio per l’Occidente è tale che persino un dittatore (not mad, but bad) come Putin va meglio dell’Occidente.
Il movimento di Grillo per un po’ ha magnetizzato la protesta diffusa. Ma il fatto di diventare partito di governo ha distrutto completamente la sua aura di partito della protesta. Articolo ripreso, con il consenso dell’autore, da “Le parole e le cose”.
Quando lo stato impone il Green Pass, non si comporta da stato dispotico ma piuttosto da stato paternalista. Con il Green Pass lo stato vuole spingere tutti a vaccinarsi, dando per scontato che questa spinta sia per il Bene di chi resiste alla vaccinazione
Una cosa è cercare di restringere il ventaglio delle diseguaglianze, se queste sono troppo stridenti e scandalose (come accade oggi con certi super-ricchi che non pagano tasse). Altra cosa è imporre dall’alto, a priori, un’eguaglianza stretta e repressiva. Articolo tratto dal sito "Le parole e le cose".