Ripartiamo dal Terzo Polo
Il risultato del Terzo Polo è un successo o un fallimento? Le premesse per continuare sulla strada da poco iniziata e allargarsi e rafforzarsi ci sono tutte.
Il risultato del Terzo Polo è un successo o un fallimento? Le premesse per continuare sulla strada da poco iniziata e allargarsi e rafforzarsi ci sono tutte.
Di sicuro il confronto fra Letta e Meloni non passerà alla storia. Ma a qualcosa è servito: ci ha mostrato che questi due leader non sarebbero mai capaci di governare l'Italia nel complicatissimo autunno-inverno che ci aspetta.
Partita da Firenze la campagna elettorale di Renzi per il Terzo Polo. L’importanza di una forza autenticamente riformista nel panorama politico italiano. I risultati ottenuti, anche dall’opposizione, nella legislatura appena conclusa.
Negli ultimi giorni la Basilicata è salita agli onori della cronaca politica per le contestate candidature di PD e Forza Italia che hanno di fatto cancellato alcuni stimati politici locali. E poi i partiti si lamentano dell’astensionismo.
Se sarà o no un buco nell’acqua lo diranno le urne ma intanto è stato gettato il seme di una forza autenticamente riformista e liberal-democratica. E questo è già un risultato importante. Essenziale ora non farsi scoraggiare dalle prime difficoltà.
Chi ha parlato del rinnovato tocco di cipria sul volto della Meloni, non ha ancora capito di avere a che fare con una tosta, che ha fatto seriamente politica da quando era ragazzina e ora è stata capace di mettere in riga un vegliardo come Silvio Berlusconi
La sinistracentro o il centrosinistra o l'Ulivo o il campo largo, che sono tutti sinonimi, termini equivalenti per significare che niente è cambiato in Italia: perché le ammucchiate pre-elettorali per sconfiggere la Destra neofascista ( o viceversa la Sinistra marxista) ci riportano indietro di trent'anni.
Ha conservato solo il nome. Ma il centrodestra di oggi non è nemmeno lontano parente di quello berlusconiano. Forza Italia si sta sempre più appiattendo su Lega e Fratelli d’Italia. Sta diventando un partito transgender.
Più in là di Conte, in uno spazio ideologico indefinibile e che rasenta l’irrazionalismo, ci sono solo Di Battista, Carlo Freccero e gli anarchici no Tav. Ma a differenza degli altri, che se li filano sono gli aficionados, l’avvocato del popolo Conte è davvero pericoloso
I grillini sono in dissoluzione ma per il resto c'è ben poco per essere allegri; soprattutto per quelli che idealmente si collocano nell'area liberal-democratica e continuano a fantasticare su una possibile forza - la vogliamo chiamare di centro? - che la rappresenti autorevolmente e concretamente.
Con quello che Putin sta facendo in Ucraina, il leader russo assurge di diritto all’olimpo dei più feroci dittatori del ‘900. Stiamo assistendo al tentativo di cancellare un popolo, come fu fatto con gli Armeni. E in Italia troppe anime belle continuano a parlare.
Nessuno contesta la libertà individuale che trova anche nell’abbigliamento una sua giusta modalità di espressione. Ma il dress code vuole che ci si debba vestire – coprire o scoprire – in relazione al luogo in cui ci si trova.
Matteo Salvini non è il solo morettiano inconsapevole della politica italiana. Persino l’ultimo Berlusconi sta agendo sotto l’influsso di Ecce Bombo. E Conte? Per lui apparire ed essere praticamente si equivalgono.