Giornata della Memoria e antisemitismo
Le celebrazioni della Giornata della Memoria non possono essere lo stanco ricordo di quanto avvenuto negli anni ’30. Condannare con forza l’antisemitismo di oggi.
Le celebrazioni della Giornata della Memoria non possono essere lo stanco ricordo di quanto avvenuto negli anni ’30. Condannare con forza l’antisemitismo di oggi.
Quei milioni di seguaci (follower) della Ferragni che l’hanno eletta a reginetta dei social e abboccano a tutti i suoi ami commerciali, sono vittime del consumismo e della persuasione, o sono semplicemente deficienti nel senso etimologico perché mancano (dal latino “deficere”) della facoltà di giudizio più elementare?
Quello di Gino Cecchetin è stato un discorso che si potrebbe persino definire “politico” o civile, se si preferisce; perché analizza il fenomeno, universalizza la tragedia, coinvolge tutti e ci chiama direttamente a scendere in campo
Stiamo attenti agli annunci di prossimi inasprimenti delle pene, all’arrivo di nuove leggi ancora più severe contro la violenza sulle donne. Le leggi esistenti, come quella recente del Codice Rosso, sono più che adeguate, quando vengano applicate e non disattese come purtroppo, talvolta, avviene da parte di certi magistrati.
Le sinagoghe di tutto il mondo hanno ricordato la “notte dei cristalli” ma, come dimostrano i fatti di questi giorni, le braci dell’antisemitismo non hanno mai smesso di ardere sotto la cenere, non solo nel mondo arabo ma anche in Europa. Il Giorno della Memoria si preannuncia come la celebrazione dell’ipocrisia nazionale.
L’idea che attraversa ormai quasi tutti gli ambiti della politica e della cultura è che Israele abbia
messo in pratica una vera e propria forma di colonialismo nei confronti del popolo palestinese,
che, di conseguenza, avrebbe tutto il diritto di ribellarsi.
Anche se il nazismo non viene direttamente evocato come ideologia ispiratrice e teoria dell’antisemitismo, il nazismo come metodologia dello sterminio di massa resta il caposcuola che l’islamismo radicale prende a modello per ricalcarne le orme insanguinate.
Calenda è andato a battere il muso sui cancelli della Magneti Marelli nonostante le buone intenzioni perché, anche quando dice le cose giuste - come ha fatto criticando la politica di Landini e della Fiom -, le dice con il tono sbagliato.
Certo è che lo spot è piaciuto a Giorgia Meloni che ne ha sottolineato la poetica in un tweet su X, mentre è dispiaciuto a Bersani che ha condannato l’uso strumentale e pietistico della bambina per fare propaganda consumistica. Purtroppo non è ancora pervenuto il commento di Elly Schlein
Sembrerebbe che oggi la Destra italiana sia in una fase di completa schizofrenia: mentre Giorgia Meloni ha messo la barra del Paese nella direzione della NATO, la Lega torna all’anti-europeismo e anti-atlantismo come ai vecchi tempi della Lega scissionista e nordista.
Che si tratti della concezione un po’ omofobica e un po’ razzista del generale Vannacci o della descrizione nazional-popolare messa in musica da Toto Cutugno, il tentativo di definire l’italiano vero fallisce o al massimo si riduce a macchietta.
La candidatura di Cappato obbliga i leader della galassia sedicente liberal-riformista ad esprimersi, e di conseguenza a chiarire una volta per tutte da che parte stanno, se si sentono ancora figli della cultura cattolica e/o comunista oppure no.
In Svezia un esponente xenofobo della estrema destra svedese ha bruciato davanti all’ambasciata turca una copia del Corano. In Italia la stampa e gli altri media si stanno occupando in modo assai marginale della questione, nonostante i suoi risvolti davvero inquietanti.