La partita dell’Umbria
Le elezioni in Umbria non sono un test locale. Decideranno la leadership a sinistra e la sopravvivenza di Forza Italia, come partito. Spettatore interessato Matteo Renzi che aspetta di raccogliere i cocci altrui.
Le elezioni in Umbria non sono un test locale. Decideranno la leadership a sinistra e la sopravvivenza di Forza Italia, come partito. Spettatore interessato Matteo Renzi che aspetta di raccogliere i cocci altrui.
L’idea sembra essere quella di creare, ai confini dell’Europa, una “bomba umana” al fine di tenere sotto scacco l’intera Unione. Uno scenario da incubo che deve essere contrastato con estrema decisone.
Per ora sono solo linee guida ma già si vede che la prossima finanziaria sarà una legge di puro galleggiamento e di sopravvivenza. E i dazi di Trump saranno la scusa per innescare i rincari dell’IVA.
Governo “Conte 2”: la resa della "P"olitica. I primi sondaggi vedono il nuovo esecutivo sfiorare appena la soglia del 39%.
Governo: vince la Lega di Giorgetti. Salvini, con le spalle al muro, è stato costretto a staccare la spina a Conte. Ma lo scenario è ancora apertissimo.
Sempre più evidente, all’interno della Lega, la contrapposizione fra Giorgetti, esponente di punta del vecchio partito bossiano, e Matteo Salvini che privilegia l’asse con Di Maio. Al segretario leghista l’aiuto, insperato, dei NO-TAV.
Nonostante il successo alle europee e i sondaggi favorevoli, il leader della Lega è sulla graticola. Senza un colpo di coda che lo faccia uscire dall’angolo potrebbe essere iniziata la fase discendente.
Mattarella punta alla stabilità e cerca di evitare le elezioni anticipate. Ma i partiti sono in forte fibrillazione e sotto, sotto si lavora a nuove alleanze, anche le più apparentemente improbabili.
Con l’aiuto di Mattarella il governo ha evitato la procedura d’infrazione. Ora si apre la partita per la sostituzione della Lagarde al FMI. La possibile candidatura di Draghi.
Il piano di Berlusconi per usare Toti contro Salvini. Il Governatore della Liguria e la Carfagna, con due linee politiche diverse, sono due nuclei aggregatori pronti, uniti o distinti, a giocare su tutti i tavoli.