Draghi verso il Quirinale?
"Sconvolgere i pronostici" sarà il filo rosso della Meloni a Palazzo Chigi. E cosa di meglio, per blindare il suo mandato, che, d'accordo con Mattarella, preparare l'elezione di Draghi al Quirinale?
"Sconvolgere i pronostici" sarà il filo rosso della Meloni a Palazzo Chigi. E cosa di meglio, per blindare il suo mandato, che, d'accordo con Mattarella, preparare l'elezione di Draghi al Quirinale?
Un governo di intese larghe (non di larghe intese) e Mario Draghi al Colle. Nelle strategie della leader di FdL anche un piano in caso di abbandono di Mattarella.
Ora Lega e PD devono davvero decidere cosa fare e cosa essere. Fino ad oggi nella Lega hanno cercato di convivere l’anima nazionalista e quella autonomista e nel PD gli orfani dei comunisti e dei democristiani.
Secondo la prassi il partito più votato ha il diritto di provare a formare una maggioranza di governo. E’ quello a cui punta Letta che, dopo il voto, potrebbe anche trovare una maggioranza in Parlamento.
La guerra sotterranea di Salvini alla Meloni. Se la leader di FdL diventa premier Salvini vuole essere il capo del centrodestra. Altrimenti meglio una grande coalizione con bis di Draghi.
Come il coraggio, anche la strategia e la visione politica se non ce l’ hai non te la puoi dare. E il PD sembra proprio vivere la stagione del “non so chi sono” e, soprattutto, del “non so chi voglio essere”.
Draghi sfiduciato con due fiducie, Grillo affossa il cerchio magico di Conte e Fedriga apre sull’agenda Draghi appena affossata: il bello ha ancora, tutto, da venire.
Conte sa bene di essere caduto dalla padella nella brace e, come un pesce nella rete, tenta di dimenarsi per trovare una via d’uscita che neppure Beppe Grillo ha potuto assicurargli. E Draghi non offre scuse.
Il Rosatellum resterà: non per scelta politica, ma per necessità di sopravvivenza per molti. La riduzione dei seggi e i tanti milioni di voti in libera uscita rendono incerto il quadro politico.
Sebbene l'intoccabilità dell'inquilino di Palazzo Chigi sia stata consolidata, rafforzata, cementata dalla riconferma -assai sofferta ed assai sopportata- del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'aureola dell'ex mister BCE appare offuscata, indebolita, quasi logora come l'azione del suo governo.
L’Ucraina si appresta divenire il Libano del nuovo millennio: una infinita distesa di morte fra santi e demoni
Una tshirt verde oliva. Così Zelensky appare davanti alle telecamere. Un abbigliamento succinto, forse persino troppo per la stagione invernale e per una situazione di guerra dove scarseggiano i combustibili per il riscaldamento e l’autotrazione.
Tutto in salito il cammino del governo Draghi. I malumori lasciati dalla corsa al Colle si sommano all’anno pre-elettorale durante il quale tutti i partiti cercheranno di tirare la coperta dalla loro parte. E per di pù incombono le amministrative e i referendum.