Autonomia regionale e finanziamento delle regioni
L’esperienza delle Regioni è stata piuttosto deludente. L’autonomia differenziata potrebbe servire a rilanciare l’Istituto ma serve una riforma complessiva della finanza regionale.
L’esperienza delle Regioni è stata piuttosto deludente. L’autonomia differenziata potrebbe servire a rilanciare l’Istituto ma serve una riforma complessiva della finanza regionale.
Ci sono Regioni che contribuiscono al bilancio dello Stato, con le tasse dei loro cittadini, molto di più di altre. E fin qui nulla quaestio. Sta di fatto però che le Regioni che danno di più sono proprio quelle che ricevono (pro capite) meno e comprensibilmente non sono entusiaste della situazione.
Riforme al via: partita anche quella del servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Però il legislatore sembra ignorare le reali condizioni delle risorse strutturali, umane e finanziarie ora esistenti presso molti enti locali.
Le innovazioni spaziali, durante il primo stadio delle esplorazioni cosmiche, hanno contribuito alla creazione di migliaia di prodotti, tra cui: microcircuiti, computer portatili, dispositivi sanitari, telefoni cellulari e relative fotocamere, schermi a cristalli liquidi, sistemi wireless
Dietro la guerra all'automobile ci sono obiettivi ambientali o politici? Se vogliamo ridurre l’inquinamento ci sono altri mezzi, se vogliamo eliminare i mezzi privati bisogna avere il coraggio di dirlo. Un articolo dell’istituto Bruno Leoni.
Il bello di ogni società di consulenza, anche di quelle più accreditate a livello internazionale, è che negli ultimi anni c’è sempre stato un elemento “disruptive”(distruttivo e imprevedibile) a stravolgere completamente lo scenario di partenza e dunque, le conclusioni delle loro previsioni economiche. Covid, digitalizzazione, guerra in Ucraina, inflazione a doppia cifra: basterebbe fermarci all’ultimo triennio per averne …
Come altri ebrei della sua generazione, Hirschman si è trovato da adolescente nel turbine della persecuzione nazista. Ma non andò a cercare rifugio e salvezza in uno dei Paesi non travolti dalla barbarie. Si oppose e lottò.
È arrivato (finalmente) il momento di salutare questo balordo 2022, che ricorderemo nei libri di storia molto complesso dal punto di vista sociale, politico ed economico. Un anno che cominciava già traballante per l’onda lunga della pandemia, ed è stato da subito offeso dallo scoppio della guerra in Ucraina, con tutte le relative conseguenze sull’economia …
Trenta anni fa non c’erano gli strumenti istituzionali e operativi per una piena cooperazione investigativa tra Milano e Palermo, per cui non fu possibile affrontare con con una visione unitaria Tangentopoli e mafia-appalti anche quando (spesso) le imprese nazionali coinvolte erano le stesse.
Il vero punto è che se le aziende producono profitti «extra» (e se i prezzi al consumo aumentano), lo Stato, senza ricorrere ad alcun prelievo speciale, già ottiene di conseguenza delle entrate extra.
Il Decreto sulle ONG è volutamente scritto in modo fumoso per conciliare le esigenze della realtà con quelle della propaganda. Ma così non si governa.
Non è saggio disarticolare un Paese ma è fondamentale rappresentare unitariamente una pluralità di condizioni e di culture da governare promuovendo eguaglianza diffusa e parità di chances. Se il gioco si fa duro, la Toscana assuma una funzione moderatrice
La guerra si è cronicizzata. Vittime civili e militari cadranno sempre più numerose sui molteplici fronti di battaglia. La situazione è giunta a un punto tale che nessuno può più fare un passo indietro, pena il rischio di rovesciamenti interni incontrollabili