Incredibile a dirsi, la Terza Repubblica è stata sconfitta dal 3%. E ora tutti, dalla Ditta ai travaglini, minacciano. Attenzione! Draghi non avrà una maggioranza!
In realtà è probabile che la sinistra-establishment e i diversi gruppi di centro assecondino la formazione del nuovo governo, che anche i grillini finiscano per entrare in maggioranza (magari a costo di fratture interne), che la Lega rimanga alla finestra e non metta i bastoni fra le ruote. In fondo, provocare le elezioni sarebbe un’opzione assai difficile per chi, come il Pd e il M5s, fino a ieri giustificava la propria insostituibilità politica con l’emergenza del paese. E sarebbe forse un suicidio elettorale per l’ex maggioranza e certamente il suicidio personale di alcune centinaia di parlamentari.
Naturalmente ogni persona assennata tifa per il governo Draghi. E tuttavia, anche se si andasse al voto, il cataclisma innescato dal Demone Renzi avrebbe i suoi meriti. Le elezioni darebbero vita a un Parlamento ben più aderente alle opinioni degli italiani e taglierebbero le unghie a quel fenomeno populista che nel 2018 uscì trionfante dalle urne. Ne sarebbe fortemente ridimensionata la rappresentanza grillina, cioè la vera mina vagante di questi anni. E con la probabile sconfitta del M5s si aprirebbero nuove prospettive per lo Stato di diritto, per il mercato, per il merito, per il Welfare. Per il futuro del paese, in altre parole.
(questo articolo con il consenso dell’amministratore del blog è ripreso dal sito www.ragionepolitica.it)
Lascia un commento