Cosi come in tutte le piazze delle principali città italiane anche a Firenze, il 24 Febbraio, Italiani e ucraini si sono uniti nel celebrare il giorno della seconda invasione russa che in tre giorni doveva occupare Kyiv con la fuga di Zelensky offerta da Bidin in quei sorprendenti giorni.
Così non è stato, e ora la guerra volge in favore degli ucraini che per vincere, però, hanno bisogno di armi letali, che come ho sempre sostenuto, devono arrivare a fiumi ininterrotti, come giustamente ha detto sul palco
Armi e sostegno in medicinali, sia pur L’Ucraina già è nelle condizioni di produrre autonomamente sia le une che le altre.
Nella bella manifestazione chiosata dall’ intervento di Saverio Zeni, che ha ricordato l’impegno di Ok Mugello, al sostegno dei civili e militari ucraini con l’invio di medicinali, documentati dal giornalista fiorentino, Celesti, che in questi giorni ha portato in Donbass , sono seguiti anche gli interventi del Sindaco di Firenze, Nardella, e quello di Bagno a Ripoli, Casini.
Le armi restano sempre fondamentali, senza l’aiuto dell’Europa, oltre quello della Gran Bretagna che non ha dimenticato l’accordo del Memorandum di Bucarest 1994, l’Ucraina impiegherà’ più tempo a vincere.
Ieri è stato abbattuto un altro A-50, aereo di grande importanza come punto di riferimento per coordinare le azioni dell’aggressore. Alcune voci denigratorie raccontano che lo hanno abbattuto per sbaglio gli stessi russi. Si potrebbe dire “ Che mira!”, se così fosse: munizioni risparmiate.
Gli ucraini hanno distrutto anche un centro importante dell’acciaierie di Lipizsk, mettendo in seria difficoltà l’uso di quell’acciaio. Il tutto si unisce agli infiniti danni che l’aggressore sta subendo.
Tutto questo mentre in tante città Italiane e con esse, Firenze, hanno ricordato l’eroismo dei loro ragazzi ucraini.
A Firenze lo hanno fatto con struggenti canzoni. “ Cervona kalina”, che era una canzone dell’UPA (ESERCITO RIBELLE DI UCRAINA). La canzone è del 1914. Fu scritta in memoria dei fucilieri del Sic (fortezza) di Ternopil.
L’OUN era, invece, l’organizzazione patriottica ucraina che venne creata nel 1929 da Ievghen Konovalez, mentre Bandera ne era il capo in Galizia. La canzone è poi diventata celebre grazie ai Pink Floyd e alla band Boombox
“plive’ Cacia po’ tessiny” , nuota papero nel fiume Tessina, è una canzone struggente della Zacarpatia. Era una canzone popolare in origine, molto antica. Ma rielaborata nel 1940 e diffusa dal 1944. È divenuta famosa dal 2014 come Requiem per i centinaia di attivisti morti in Maidan.
Non è mancato il suggestivo inno ucraino cantato all’unisono dagli ucraini per la maggior parte formato da donne e bambini.
Molte altre cose hanno completato la manifestazione sostenuta da tanti paritti e sigle di associazioni democratiche , da Liberi oltre, da radio radicale.
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