Riportiamo alcuni passi del discorso che Ursula von der Leyen, neo presidente della Commissione europea, ha tenuto nell’aula del Parlamento europeo:
I padri fondatori e le madri dell’Europa hanno fatto un lavoro straordinario ripartendo dai detriti e dalle ceneri delle guerre mondiali: hanno ottenuto la pace. Un mercato comune forte, commerci aperti, viaggi, ricerca, lavoro. Cinquecento milioni di europei vivono oggi tra Riga e Limassol, tra Atene e Lisbona in prosperità e libertà. Quando questa generazione felice è nata, noi, gli adulti, pensavamo che le cose sarebbero andate avanti e avanti ancora. Oggi è chiaro che dobbiamo combattere e difendere la nostra Europa. Il mondo intero è di fronte alla sfida di gestire sviluppi distruttori che certo non risparmiano nemmeno l’Europa.
I cambiamenti demografici, la globalizzazione dell’economia globale, la digitalizzazione rapida del mondo del lavoro e, naturalmente, il cambiamento climatico. Nessuna di queste meta-trasformazioni è nuova, la scienza ne aveva previste molte. La novità è che oggi, come cittadini europei, indipendentemente dal Paese in cui viviamo, stiamo sperimentandone e vivendone sulla nostra pelle gli effetti…
Tutto ciò ha lasciato in molti di noi la sensazione che stiamo perdendo il controllo di quel che accade o che si stanno sfilacciando i legami all’interno delle nostre comunità. Ma ci sono state modalità diverse per reagire a questi fenomeni. Alcuni si stanno rivolgendo a regimi autoritari, altri stanno acquisendo influenza globale e creando dipendenze investendo in porti e strade. E altri ancora stanno diventando protezionisti.
Nessuna di queste opzioni fa per noi. Vogliamo multilateralismo, vogliamo commercio libero ed equilibrato, difendiamo l’ordine che si basa sulle regole perché sappiamo che funziona bene per noi. Dobbiamo fare le cose nella European way. Ma se vogliamo incamminarci su questo percorso europeo, dobbiamo per forza riscoprire la nostra unità. Se siamo uniti dentro, nessuno da fuori potrà dividerci. Se colmiamo le differenze che ci sono tra noi, le sfide di oggi saranno le opportunità di domani…
La culla della nostra civiltà europea sono la filosofia greca e la legge romana. E il nostro continente europeo ha attraversato il suo periodo più buio quando siamo stati governati da dittatori e lo stato di diritto è stato bandito. Per secoli gli europei hanno combattuto duramente per la loro libertà e indipendenza. Lo stato di diritto è il nostro miglior strumento per difendere queste libertà e proteggere i più vulnerabili della nostra Unione. Questo è il motivo per cui non ci può essere nessun compromesso quando si tratta di rispettare lo stato di diritto. Non ci sarà mai. Farò in modo di utilizzare tutta la nostra cassetta degli attrezzi a livello europeo…
Credo che l’Europa dovrebbe avere una voce più forte e unita nel mondo e deve agire velocemente. Ecco perché dobbiamo avere il coraggio di prendere decisioni di politica estera a maggioranza qualificata. E rimanere uniti. La pietra angolare della nostra difesa collettiva sarà sempre la NATO. Resteremo transatlantici e dobbiamo diventare più europei. Questo è il motivo per cui abbiamo creato la European Defence Union. Il lavoro da intraprendere per una Unione europea di sicurezza e difesa è parte di un progetto di sicurezza globale…
Chiunque voglia contribuire a rafforzare, far crescere e far sbocciare questa Europa troverà in me un alleato appassionato e combattivo.. ma chi la vuole indebolire, dividere o privare dei suo valori troverà in me un avversario feroce.
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