Da due giorni i leader di 121 paesi del mondo stanno partecipando al Summit delle democrazie promosso dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
La prima notizia è che – stando ai dati di Freedom House – dopo 17 anni consecutivi il brusco declino dei regimi politici liberal-democratici si é quasi fermato.
Se nella apposita classifica redatta da Freedom House 35 paesi hanno peggiorato la loro posizione, ben 34 l’hanno migliorata segnando finalmente una inversione di tendenza.
https://freedomhouse.org/report/freedom-world/2023/marking-50-years
La seconda notizia è che il luogo comune democrazia=occidente comincia ad incrinarsi nei media internazionali. Nonostante alcuni recenti gravi atti di censura e repressione (e le ombre del caso Raul Gandhi)
https://freedomhouse.org/country/india/freedom-world/2022
il governo di Nuova Dehli da un paio di anni ha puntato la sua comunicazione pubblica sullo slogan “India, madre della democrazia”.
Questa scelta – nonostante le polemiche politiche interne – sta dando i suoi frutti. In Asia, infatti, questa comunicazione contribuisce in misura sempre maggiore a decostruire la narrativa (tanto cara a Putin e al Partito Comunista Cinese) che la democrazia sia una invenzione ingannevole degli Stati Uniti e dell’ Occidente.
Al netto della propaganda politica del governo indiano, é peraltro vero che in alcune aree dell’ India antica si erano sviluppati alcuni embrioni di vita democratica
https://www.jstor.org/stable/41377595.
Lo dimostrano ricerche storiche e archeologiche che meriterebbero di essere condivise con il resto del mondo per conoscere meglio la realtà storica del nostro pianeta.
Ieri Il presidente Modi ha concluso il suo intervento ricordando che in questo momento l’ India ha il più alto tasso di crescita del PIl a livello mondiale a riprova che democrazia e crescita economica vanno d’ accordo.
Il tema del rapporto tra democrazia e prosperità economica è stato al centro anche dell’intervento di Giorgia Meloni.
https://www.governo.it/it/articolo/intervento-del-presidente-meloni-al-summit-democracy-2023/22225
Il Presidente del Consiglio ha affrontato le due dimensioni del rapporto democrazia/prosperità economica. All’ interno del proprio paese significa assicurare che la crescita crei benessere generale attraverso una equa distribuzione dei benefici tra i cittadini.
All’ estero si tratta di sviluppare solidarietà verso i paesi africani a partire dalla sicurezza alimentare. Mi permetto di aggiungere anche il rafforzamento dei sistemi sanitari perché
pochi giorni fa ero in Sudan a visitare l’ ospedale di cardiochirurgia Infantile realizzato fa Emergency che opera e cura anche bambini dei paesi confinanti, una straordinaria eccellenza italiana.
https://en.emergency.it/what-we-do/healthcare-excellence-in-africa/
Concludo con un suggerimento che l’ Italia potrebbe far proprio in vista delle prossime edizioni del Summit sulla Democrazia.
Il programma e’ molto denso e articolato
https://www.state.gov/summit-for-democracy-2023/#OfficialEvent
Però manca un tema molto importante di cui si parla veramente troppo poco.
La democrazia e’ ed è stata un grande vettore di pace. In quasi un secolo non e’ mai scoppiata una guerra tra due Stati democratici. Ci sono tanti difetti da correggere nei regimi democratici, tante cose da migliorare, ma la pace è la pace. Dopo cinque secoli di guerre gli Stati membri dell’ Unione Europea sono riusciti a convivere pacificamente.
Lascia un commento