Brigate russe. La guerra occulta del Cremlino tra troll e hacker” è il libro recentemente dato alle stampe dalla giornalista Marta Ottaviani, che verrà presentato martedì 21 Giugno, alle 18.30, nella Galleria Vittorio Emanuele di via degli Orafi, a Pistoia. Un testo che disegna un quadro per molti lettori ancora sconosciuto di quella “guerra parallela”, “info war” o come altro la si voglia definire, che la Russia di Putin ha messo in atto ormai da un ventennio, in modo crescente e sistematico, a fianco della guerra convenzionale con le armi.
Insieme all’autrice interverranno Marco Mayer, docente Master Cybersecurity all”Università Luiss di Roma e Paolo Vannini, giornalista. E’ prevista una testimonianza diretta delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina. Largo spazio sarà lasciato alle domande del pubblico.
Chi è Marta Ottaviani
Marta Ottaviani è nata a Milano nel 1976. Laureata in Lettere Moderne, dopo aver frequentato l’Istituto per la Formazione al Giornalismo ‘Carlo De Martino’ è partita per la Turchia, dove ha vissuto ininterrottamente dal 2005 al 2013, tornandoci poi regolarmente. Da qui, ha iniziato a lavorare per i principali media italiani, fra cui La Stampa, Avvenire, l’agenzia stampa Apcom, Radio 24 e Aspenia, raccontando l’ascesa politica di Recep Tayyip Erdogan e la sua degenerazione autoritaria. Dal 2008 si è occupata anche della crisi del debito greco, specializzandosi nel contempo sulla politica ellenica e indagando il ‘fenomeno Tsipras’. Dal 2019 ha iniziato a occuparsi anche di Russia. Parla inglese, spagnolo, turco ed è attualmente impegnata nello studio della lingua russa. Il suo libro ‘Il Reis, come Erdogan ha cambiato la Turchia” ha vinto il Premio Fiuggi Storia, sezione Inviato Speciale nell’edizione 2016, ed è stato inserito dall’Università di Perugia nella lista dei testi consigliati agli studenti. Il suo ultimo libro è uscito lo scorso gennaio e si intitola ‘Brigate Russe. La guerra occulta del Cremlino fra hacker e troll’ ed è stato inserito dalla Facoltà di Relazioni Internazionali dell’Università di Padova come testo fondamentale.
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