COVID permettendo saranno quasi 1000 i comuni dove fra pochi mesi si voterà per il rinnovo delle amministrazioni locali. Fra questi 4 capoluoghi di regione (Catania, Genova, L’Aquila e Palermo) e 23 capoluoghi di provincia, fra questi in Toscana Lucca e Pistoia.
Una tornata elettorale estremamente significativa dalla quale potranno scaturire indicazioni importanti, soprattutto per la futura evoluzione del quadro politico italiano. L’esito del voto per il Quirinale influirà sulle alleanze che si presenteranno ai nastri di partenza ma sulla carta e in via generale due sono gli schieramenti che si vanno delineando. Da una parte un centrodestra, articolato nelle sue tre componenti tradizionali, egemonizzato dalle idee populiste e sovraniste, dall’altro un centrosinistra più o meno largo ma che certamente poggerà sul nocciolo duro rappresentato da PD, LeU e 5Stelle con conseguente ritorno ad una classica impostazione di sinistra (D’Alema docet).
Vinca uno schieramento o l’altro, come sta dimostrando quando accade a livello nazionale con i condizionamenti che tutti questi partiti stanno attuando a fronte dell’azione di Draghi, la situazione politica, economica e sociale del Paese non sarà destinata a migliorare. Le poche e piccole forze che sono portatrici di una visione moderna e di un approccio ai problemi pratico ed efficiente non hanno la forza, e forse nemmeno la voglia visto il personale protagonismo dei loro leader, di incidere più di tanto sulla situazione.
Per questo bisogna che la spinta a superare i personalismi e ad unire i veri riformisti parta dal basso.
L’occasione è data dalle prossime amministrative. Non c’è molto tempo ma si può fare. A Parma, un capoluogo interessato dalla tornata elettorale di primavera, l’hanno già fatto. Per questo pubblichiamo di seguito il documento che in quella città hanno concordato Italia Viva, Azione e PSI. Vuole essere un invito a seguire quella strada. Al progetto possono essere accomunate poi liste civiche, associazioni locali, circoli culturali. Un processo dal basso verso l’alto per modernizzare le città e l’intero Paese.
Convinti della validità dell’azione politica manifestata a livello nazionale dal governo Draghi, nelle scorse settimane si sono riuniti i gruppi parmigiani di Azione, Italia Viva e Socialisti per costruire i lineamenti di una comune proposta per il governo della città. I valori che ispirano la nuova proposta sono competenza, efficacia dell’amministrazione, serietà e concretezza dei progetti – all’interno di una visione europea di Parma e dei suoi cittadini attuali e futuri.
Nella transizione in cui viviamo occorre muoversi con urgenza e pragmatismo, guidati da una idea lungimirante e inclusiva della città. Il PNRR è uno strumento nuovo e irripetibile per acquisire le risorse che permetteranno un reale progresso dello sviluppo sociale ed economico della nostra comunità. Ottenerle non sarà facile, giacché sarà necessario definire progetti finanziabili e prioritari all’interno del programma definitivo in via di consolidamento.
Lo stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha sottolineato durante i lavori dell’Assemblea Nazionale dell’ANCI, svoltasi proprio a Parma, che saranno gli amministratori locali, in primis Sindaci ed Assessori, i veri utilizzatori delle straordinarie risorse del PNRR. Al suo metodo di governare e fare politica, si vuole liberamente ispirare il nostro cantiere.
Parma che sogniamo
Parma è bella e vivibile, forte del suo passato di capitale e pronta alle sfide del futuro – protagonista del progresso economico e storico dell’area, della regione, dell’Italia. È capace di rafforzare il nostro ruolo e la nostra immagine in Europa e nel mondo.
Parma è anche un laboratorio politico e amministrativo dell’Emilia, aperto anche alla collaborazione rafforzata con Piacenza, Cremona e la Lunigiana.
Parma gode già di buone condizioni di vita. Merita di vedere sviluppati i propri valori architettonico-ambientali, colte le opportunità di crescita della sua struttura industriale, del turismo e della cultura, accresciuta la sua ricchezza complessiva a beneficio di tutti i cittadini e del miglioramento continuo.
L’amministrazione che noi vogliamo non sarà la spettatrice dei processi altrove decisi e coltivati, ma ne sarà partecipe e sostenitrice con la mobilitazione di ogni risorsa umana, finanziaria e territoriale.
Il nostro programma: brevi note.
Ispirato dalla passione per la nostra città come bene comune, dall’innovazione e dallo sviluppo sostenibili e inclusivi, dall’apertura all’Europa e al mondo – il nostro programma si articola in sei macro-punti, che andranno sviluppati nei prossimi mesi, grazie all’apporto di forze organizzate e di singoli che vorranno liberamente contribuirvi.
Rigenerazione urbana, vivibilità e ambiente – vogliamo che ogni quartiere sia bello da vivere e con i migliori servizi, recuperando anche le parti degradate della città. Gli spazi pubblici, il verde e gli spazi commerciali hanno un ruolo fondamentale. E le decisioni principali che impattano sulla comunità andranno prese con il coinvolgimento di tutti, attraverso un confronto che aumenti la consapevolezza e la condivisione con chi è interessato ai cambiamenti.
Benessere della persona e servizi al cittadino – il Comune deve essere un aiuto al cittadino, i servizi sanitari e di assistenza devono essere diffusi, facilmente accessibili e fruibili tanto con le tecnologie digitali quanto con gli strumenti tradizionali. Il livello di servizio deve rimanere elevato, soprattutto a favore dei minori, degli anziani e delle fasce deboli della popolazione. Occorre un’offerta capillare e accessibile di asili nido per supportare le giovani famiglie. Andranno potenziati i servizi forniti a domicilio con partnership pubblico-privato e Terzo Settore.
Infrastrutture per la mobilità e la fruibilità del territorio – Parma deve essere facile da raggiungere e da fruire, per questo riteniamo indispensabili e urgenti il raddoppio della ferrovia Pontremolese, il completamento della Ti-Bre sia autostradale che ferroviaria, un accesso molto più facile all’alta velocità, un aeroporto ben connesso con il resto dell’Italia e dell’Europa. E anche un continuo sviluppo organico delle piste ciclabili in città e nelle aree immediatamente limitrofe.
Sviluppo della cultura e del turismo – Parma e il suo territorio hanno radici culturali e artistiche profonde ma ancora poco conosciute a livello italiano ed Europeo. La bellezza della città e del suo territorio, la cultura musicale, la qualità alimentare sono potenti motori di crescita che andranno sviluppati, gestiti e comunicati molto più efficacemente di come si è fatto fino ad ora. Occorrerà organizzare appuntamenti culturali di levatura internazionale come lo furono quelli su Parmigianino e Correggio e rinforzare l’offerta musicale, museale e teatrale.
Sviluppo economico, innovazione e formazione – abbiamo le grandi imprese essenziali per lo sviluppo, ma dobbiamo supportare con molta più forza lo sviluppo del commercio, delle attività micro-imprenditoriali, delle start-up e del lavoro per i giovani. In particolare, abbiamo un progetto per creare un’infrastruttura digitale a supporto dello sviluppo del commercio locale, e per legare in modo più forte l’università e gli istituti superiori alle attività commerciali e produttive. Dobbiamo accogliere ancora meglio gli studenti dall’Italia e dal mondo, e trasformarli in ambasciatori della nostra città.
Sicurezza – una città vivibile è una città sicura, ma occorrono sia misure preventive e controllo che una presenza stabile e capillare nel territorio delle forze della polizia municipale, tale da incoraggiare la fiducia dei cittadini e da scoraggiare chi vuole turbare la sicurezza. Occorrono persone qualificate e tecnologie all’avanguardia, oltre a trasparenza e fiducia nel modo di operare.
È un progetto in divenire, che noi supportiamo con le nostre energie, impegno e competenze, ma che ha bisogno del tuo aiuto per realizzare insieme la Parma che sogniamo.
Beppe Merlo
Come per ogni programma, parole che indicano principi, senza mai il come e la compatibilità con gli oneri per perseguirli. C’e’ sempre un alibi nel caso di mancato perseguimento, ci sono state negate le risorse.
Purtroppo e’ il sistema che impone, mai che ci sia chi a nome dei più’ dia visione del come e quando, purtroppo si continua a privilegiare il noi dagli altri, per legittimare il noi. Nel caso delle comunali si elegge più un lui che non un noi.
Giancarlo
I valori fondanti sono chiari, distintivi, e da ripetere in ogni documento come tratti distintivi di una formazione riformista e liberale:
Competenza, efficacia dell’azione amministrativa; concretezza e fattibilità dei programmi.
Auguri