Finalmente c’è qualcuno che parla chiaro, in Italia come in Europa. L’autorevolezza è questo: la volontà di giocare a volto scoperto, senza ipocrisie e senza reticenze dando pane al pane e vino al vino. Una franchezza che rinfranca ed induce speranza.
Se vi sono Regioni genuflesse con alcuni “centri di potere” più o meno occulti a scapito di un piano vaccinale equo e solidale verso le categorie più fragili (per età e patologie) o più esposte al contagio è un bene dirlo chiaro e forte, senza infingimenti né scuse: quelle che le Regioni intenderebbero mendicare (non avendo le carte in regola per esigerle) nell’incontro in programma a Palazzo Chigi.
E se l’Europa non funziona (sul vaccino ma anche sul fronte immigrazione come dichiarato, in queste ore, anche dallo stesso presidente francese Emmanuel Macron) e non è in grado di farsi rispettare è ora di prenderne seriamente atto e pretendere un celere cambio di rotta.
Il problema in Italia come a Bruxelles non sono le persone quanto la mentalità. Questo Mario Draghi lo ha compreso da tempo. Il suo “whatever it takes”, che avrebbe dovuto divenire esempio e non -come è stato ridotto- mero motto, aveva ed ha proprio questo valore: cambiare approccio; non dismettere mai il coraggio e la schiettezza sferzante dell’uomo della strada.
Serietà e testa alta! Questa è la cifra del “metodo Draghi”: la fierezza (senza pretesa di autorità) del buon senso.
Nessun nascondimento, dunque. Ogni cosa ha da essere chiamata semplicemente con il proprio vero nome senza giri di parole e senza vergogna né per il condono fiscale delle cartelle esattoriali inevase appena licenziato dal governo, né per l’inefficienza del sistema di riscossione italiano, né per la decisa denuncia contro il comportamento delle case farmaceutiche additate di aver venduto forse più volte le stesse forniture di vaccino.
Parole pesanti come pietre pronunciate con il sorriso sulle labbra, senza alcun astio o risentimento.
Il linguaggio di Mario Draghi: semplice, essenziale, franco, talvolta tagliente ma sempre estremamente chiaro, è una ventata di freschezza, una novità di alto valore politico, culturale ma anche morale.
Elisabetta Briano
Mi pare più un atto di fede che un’analisi dei fatti