Lui ha fatto il suo dovere. Da quasi due settimane, “nell’interesse del popolo”, ha fissato il prezzo delle mascherine a 50 centesimi.
Mica come quei turbo liberisti francesi e spagnoli che, facendo finta di calmierare il mercato, hanno fissato il prezzo di vendita a 95 e 96 centesimi.
Ora però le mascherine scarseggiano e la gente protesta.
Ma Arcuri non ci sta. E attacca distributori e farmacie.
Tutto senza nemmeno sorseggiare un mojito
dal salotto di casa.
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