Prezzo del mattone in ascesa in Europa e Italia fanalino di coda. La fotografia della Agenzia di rating Standard and Poor’s conferma delle difficoltà sul nostro mercato immobiliare. O meglio. Aumenta il numero delle compravendite, ma diminuiscono in maniera maggiore le quotazioni.
A giorni l’Istat confermerà o meno lo studio della agenzia di rating, ma basandoci sui numeri ufficiali dello studio dell’anno scorso, difficile pensare che venga contraddetto il trend in essere.
Certo, c’è una eccezione, di nome Milano e qualche zona di pregio in alcune grandi città, che crescono a ritmi sostenuti, ma non ancora paragonabili alle performance di un Portogallo (+8,1%), Olanda (+6,5%) o Spagna (+5,5%).
Ma cosa sta succedendo nel Belpaese? Come mai non vediamo prezzi delle case in ascesa?
Sono 3, a mio avviso, i motivi principali.
Condizioni macroeconomiche: l’Italia è cresciuta meno in termini di PIL pro capite ed occupazione. Inoltre, il potere d’acquisto più basso e il lungo periodo di stretta creditizia, hanno indebolito la domanda, che resta soprattutto legata alla prima casa.
L’offerta: il mattone è tradizionalmente un bene primario della famiglia italiana. Dopo la crisi del 2008, molti proprietari non hanno allineato i valori immobiliari al mutato contesto di mercato, a differenza dei nostri vicini europei, che ora beneficiano della crescita, partendo da valori post crollo più bassi.
Fiscalità. Ebbene si. l’introduzione dell’IMU, ha aumentato (e molto) il peso fiscale sulla casa, riducendone l’appeal commerciale. Il fenomeno è stato tanto più accentuato, poiché l’imposta colpisce il valore catastale, penalizzando chi(e sono tanti) ha immobili grandi, vetusti e non adeguatamente ristrutturati (ovvero senza aggiornato valore commerciale). Se a ciò aggiungiamo il grande parco di crediti immobiliari in sofferenza in circolazione ad ingolfare la offerta, si capisce meglio come una cattiva tassa, produce più danni dei vantaggi per cui è introdotta.
Torneremo a riveder le stelle? A furia di smantellare tetti, probabilmente sì….
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