Grande consenso a Strasburgo per l’intervento di Draghi. Salvini e Meloni tentano di sfruttare il consenso del premier che però ha detto l’esatto contrario di quello che vogliono i due leader sovranisti.
Eppur si muove…
La realtà ha fatto fallire gli opposti disegni del “campo largo” e del “centrodestra unito”. Verso una ritrovata autonomia del mondo liberaldemocratico e riformista. Anche dal basso arrivano spinte in questo senso. Gli esempi di Lucca, Pistoia e Carrara.
La morte del centrodestra
L’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e l’imperizia di Salvini hanno fatto esplodere le contraddizioni del centrodestra. Ora l’alleanza è morta e sepolta. E se rinasce sarà una cosa completamente diversa e avrà il volto della Meloni.
Il green pass di D’Alema
Dicendo che Articolo 1 potrebbe rientrare nel PD, D’Alema ha certificato lo spostamento a sinistra dei Dem e la morte del progetto politico di Veltroni. I prossimi mesi diranno se i riformisti sono ancora in partita.
Dite la verità a Berlusconi
I grandi elettori del centro destra sostengono la tesi di Berlusconi Presidente della Repubblica. Ma la stragrande maggioranza sa che la cosa non è possibile. Il momento che attraversa il Paese richiede una figura davvero super partes.
Ma quale “Costituzione più bella del mondo”?
È l’ora di farla finita con la retorica della Costituzione più bella del mondo. Il mancato rinnovo dei nostri meccanismi istituzionali ci fa correre il rischio di vanificare gli stanziamenti del PNRR.
Partiti in crisi di rappresentatività
Un’astensione che sfiora il 50% è un pericolo per la democrazia. In tanti non votano perché lo ritengono inutile. I partiti una volta incassati i voti su una determinata linea agiscono poi secondo le convenienze del momento.
I riformisti e la perturbazione leggera
Dalla maggioranza della politica italiana Draghi è stato accettato più per necessità che per convinzione. Inevitabile che la sua azione ne risenta. Se ora i riformisti non alzano la testa, l’Italia perderà la sua ultima occasione.
Il settebello di Draghi
Nove mesi al governo e l’Italia sta imponendosi, finalmente in positivo, all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Mario Draghi ha calato il settebello.
La sconfitta del populismo
Dal voto amministrativo esce sconfitta l’opzione populista. Quasi azzerati i grillini e fortemente ridimensionata la Lega. Draghi tira dritto, centrosinistra e centrodestra ancorati, per ora, alle vecchie opzioni.
5Stelle, da Capanna a Mastella?
Due anime nei Cinquestelle. Quella che contesta il sistema, alla Capanna, leader Grillo, quella che punta alla gestione del sistema, alla Mastella, con Conte. Il professore alza la voce “non faccio il prestanome”. Tattica o strategia?
Il paradosso di Autostrade
Doveva essere espropriata. Ma oggi la società Autostrade, grazie alla furia giustizialista di Toninelli e Conte, corre il rischio di uscire e tornare nel portafoglio dei Benetton che potrebbero anche guadagnarci.
La vera emergenza è l’informazione
Notizie superficiali, non verificate, fake news, impressioni presentate come fatti, omissioni, rivelazioni che non sono tali. Lo stato dell’informazione italiana è desolante ed è causa del malessere che vive il Paese.